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Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio. Conclusa la III Edizione

di Ugo De Ambrogio e Francesca Susani*

Il premio IRS – CNOAS – PSS “Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio” è giunto alla sua terza edizione.

Le ragioni che ormai 5 anni fa ci avevano indotto ad istituirlo sono ancora presenti e forse, nell’attuale fase di incertezza sugli investimenti governativi in questa direzione, sono per certi versi aumentate. “Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio” è nato infatti per stimolare una sorta di risveglio dal basso, dopo il trauma della crisi e dei pesanti tagli al welfare intervenuti nei primi anni 10.

Gli operatori dei servizi e i costruttori di politiche sociali, dopo una fase di depressione e rassegnazione, si stavano infatti riattivando per ricostruire progetti di sviluppo del welfare, dopo lo stallo dovuto al “trauma” legato all’improvviso aumento del bisogno sociale e alla parallela diminuzione delle risorse. Negli ultimi due-tre anni i sistemi di welfare si stavano quindi riattrezzando, indirizzandosi verso forme di cambiamento e sviluppo innovativo che altrove abbiamo definito “pragmatico e “di prossimità”.

Abbiamo pertanto l’ambizione di pensare che “Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio” abbia nel suo piccolo, negli scorsi anni, dato un sostegno al superamento di una fase di rassegnazione, fornendo un contributo di buone prassi al tentativo di cambiamento di un welfare che è stato in buona parte svuotato.

Oggi lo scenario ci sembra di nuovo cambiato anche se non migliorato. Se negli ultimi mesi del precedente governo una serie di spinte anche nazionali hanno riattivato energie e risorse locali, oggi, in una fase ancora di rodaggio del nuovo governo, gli operatori appaiono per lo più disorientati nel capire dove si sta andando. Continua a leggere

L’assistente sociale taumaturgo

di Maurizio Motta*

Diversi anni or sono, lo storico francese Marc Bloch ha scritto un bel libro (1) sulla diffusa credenza popolare, radicata dal 500 dopo Cristo sino alla fine del 1700, che attribuiva ai re di Francia il potere di eliminare la scrofola (una forma di infezione tubercolare) tramite l’imposizione della mani, il cosiddetto “toccamento del re”.  Nel welfare italiano è certo possibile che alcuni assistenti sociali si occupino tuttora di tubercolosi, ma non risulta (per fortuna) che l’imposizione delle mani sia una pratica professionale in uso.

Dunque perché abbinare la capacità di taumaturgo alla figura dell’assistente sociale? Ecco alcune possibili ragioni per riflettere sul tema, che si potrebbe estendere anche ad altre professioni di aiuto proponendolo in questo modo: esistono rischi (e quali) quando il sistema di welfare tende a confidare troppo sulla capacità del singolo operatore? E, per converso, vi sono “tentazioni di onnipotenza” possibili per gli operatori, e perché potrebbero essere un problema? Continua a leggere

Badanti e voucher sociali: decidere senza scegliere

casa di riposodi Sergio Pasquinelli*

Segna il passo il welfare dei servizi sociali e sociosanitari. Una rete di aiuti in affanno, sovrastata dal welfare solitario della moneta su richiesta, dei trasferimenti gestiti dal welfare parallelo dell’Inps. Oppure da quello, altrettanto parallelo, delle badanti. Continua a leggere

Buona Pasqua… e ricordatevi di iscrivervi al Convegno!

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Prima di godervi la meritata pausa pasquale…

Non dimenticatevi di iscrivervi al Convegno che si terrà a Milano il prossimo 8 aprile!

Costruiamo il Welfare dei Diritti

Ridefinire le politiche sociali su criteri di equità ed efficacia
Terzo incontro nazionale per una riforma delle politiche sociali

8 Aprile 2016, ore 9.30‐17.30
Centro Servizi Banca Popolare di Milano ‐ Sala Conferenze – via Massaua 6, Milano

Nel corso della mattinata, dopo le relazioni introduttive, interverranno, tra gli altri, Tito Boeri, presidente dell’Inps; Maria Cecilia Guerra, senatrice, Università di Modena; Elena Granaglia, Università degli studi Roma 3; Stefano Sacchi, commissario straordinario Isfol, Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (salvo impegni istituzionali)
Modera: Gad Lerner

Dopo il Light lunch offerto dall’organizzazione, il pomeriggio prevede altri interventi e un dibattito con Elide Tisi, vicesindaco Comune di Torino; Pierfrancesco Majorino, Assessore
Politiche sociali Comune di Milano; Anna Maria Candela, direttore Programmazione sociale
ed integrazione socio‐sanitaria, Regione Puglia; Virginio Colmegna, Casa della Carità; Valeria
Negrini, Vicepresidente nazionale Federsolidarietà; Carlo Francescutti, coordinatore del Comitato tecnico dell’Osservatorio nazionale disabilità.

Intervento conclusivo di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (salvo impegni istituzionali).

Scarica qui il programma completo

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Auguriamo una serena a Pasqua a tutti, nel difficile periodo che stiamo vivendo…

uccellino su filo spinato

Costruiamo il Welfare dei Diritti

logo convegno 2016Il nostro welfare sociale presenta forti e perduranti limiti: non è equo, non è efficace nel contrastare le situazioni di maggiore fragilità, manca di una misura nazionale di contrasto della povertà, ha risorse troppe scarse sui territori per servizi e interventi.
Il comma 388 della legge di stabilità e il successivo ddl del Governo prevedono che nel 2016 vengano approvati uno o più provvedimenti legislativi finalizzati:
a. all’introduzione di un’unica misura nazionale di contrasto alla povertà individuata come livello essenziale di assistenza;
b. alla razionalizzazione delle prestazioni esistenti sottoposte alla prova dei mezzi;
c. al riordino della normativa in materia di sistemi di interventi e servizi sociali.

Si presenta quindi una opportunità per procedere ad una analisi e a un confronto che superi anche i limiti della delega per avviare una seria riforma del nostro sistema assistenziale, fondata su criteri di equità e di efficacia e finalizzata a costituire con i livelli essenziali di assistenza effettivi diritti anche in campo sociale.
Con questo convegno intendiamo valorizzare questa opportunità presentando e discutendo con interlocutori qualificati nostre proposte di riforma, con relazioni articolate su:
L’oggi. Gli attuali contenuti delle politiche sociali rappresentano soprattutto l’esito di retaggi storici e della capacità di pressione dei diversi interessi organizzati. L’ineguale distribuzione sociale delle erogazioni e le sue conseguenze: uguali bisogni, diversi sostegni; diversi bisogni, uguali sostegni.
La visione. Per una significativa analisi e conseguente riforma delle politiche sociali vanno assunti come criteri guida equità ed efficacia: a uguali bisogni uguali sostegni, a maggiori bisogni maggiori sostegni. Cosa si potrebbe assicurare ottimizzando l’uso delle attuali risorse. Una opportuna provocazione per indicare una direzione per la riforma
Il percorso. Proposte attuali e agibili di riforma per le politiche e le erogazioni nazionali di sostegno alla famiglia, quelle di contrasto alla povertà, quelle di sostegno e promozione di disabili e non autosufficienti.
Analisi della attuale situazione e proposte per lo sviluppo delle funzioni e delle risorse della rete dei servizi e degli interventi sul territorio, come fattore chiave di ogni processo di riforma.
La ricerca è stata effettuata grazie al contributo di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Per scaricare il programma e iscriversi al convegno, clicca qui