Archivi tag: professioni sociali

Digitalizzazione, ricerca e sviluppo per le imprese sociali

Prospettive Sociali e Sanitarie – 1, inverno 2023

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie. L’inserto monografico di questo primo fascicolo dell’anno, a cura di Massimo Campedelli, è dedicato alla digitalizzazione e a cosa questa comporta nelle prospettive di lavoro in ambito sociosanitario. Come sempre, non mancano altri articoli su tematiche sociali e numerose segnalazioni di libri e attività che possano interessare i nostri lettori.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Prospettive Sociali e Sanitarie: Campagna Abbonamenti 2023

Parte la Campagna Abbonamenti 2023 di PSS.

Approfitta dello sconto sulle tariffe, valido fino al 30 novembre 2022, e avvia subito il tuo abbonamento. Riceverai le copie a partire da gennaio 2023 ma potrai registrarti subito al sito e accedere online ai contenuti del 2022 (l’accesso online è attivo a ritroso fino ad un anno dal mese in corso).

Ricordati di inviare sempre, via mail (pss.abbo@irsonline.it) o via fax (02.46764312) copia del versamento indicando dove desideri ricevere la rivista.

Offerta scontata valida per rinnovi e nuovi abbonamenti SOLO fino al 30 novembre 2022.

Le indicazioni per abbonarsi alla rivista sono sempre disponibili sul sito di PSS.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Le dimensioni di una crisi

Pubblichiamo qui di seguito l’introduzione all’inserto speciale uscito sull’ultimo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie: “Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?” di Sergio Pasquinelli e Francesco Pozzoli dell’IRS.

Sulle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, l’Italia ha un problema.

Servono duemila nuovi assistenti sociali all’anno, per tenere il passo con i nuovi livelli essenziali che hanno stabilito la presenza di un assistente ogni cinquemila abitanti, e non ci sono. L’educativa scolastica attraversa una forte crisi, lo stesso vale per l’assistenza domiciliare e per le comunità per persone con disabilità e minori, dove turni e dinamiche interne non incentivano rispetto a più tranquilli e sicuri ambiti di lavoro. Basti pensare che le Mad (“Messe a disposizione”) – che consentono la stipula di contratti temporanei di supplenza nella scuola pubblica, anche in assenza di titoli di abilitazione all’insegnamento e, nei casi più fortunati, per periodi di tempo che vanno da ottobre a giugno – risultano ormai più attrattive dei contratti stessi degli educatori, ancor più precari e mal retribuiti. Continua a leggere

Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?

Prospettive Sociali e Sanitarie – 4, Autunno 2022

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie,  L’inserto monografico di questo ultimo fascicolo dell’anno è dedicato alle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, e alle problematiche che si trovano ad affrontare. Altri articoli su tematiche sociali e l’indice di fine anno completano il fascicolo.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

Presentiamo qui l’introduzione all’inserto firmata da Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli

È inoltre possibile scaricare qui l’indice di fine anno contenuto nel fascicolo.

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Valutare con consapevolezza e senza pregiudizi

A proposito di credibilità dei racconti dei bambini abusati sessualmente

a cura di Cristiana Pessina*

L’abuso sessuale dei bambini è un tema molto delicato, complesso, difficile da gestire emotivamente e operativamente. Il fatto che l’abuso avvenga frequentemente tra le mura domestiche, o comunque a opera di persone di cui il bambino si fida, sempre nel segreto, spesso a carico di bambini piccoli, non sono che alcuni degli elementi che ne costituiscono la complessità, così come il fatto che gli abusanti quasi sempre neghino e che gli incroci con il sistema giudiziario molto spesso siano complicati.

Tutti gli studi retrospettivi ne riportano frequenze inquietanti: per restare in ambito nazionale in uno dei più recenti (Prino et al., 2018 (1)) si dice che il 18% di giovani adulti italiani abbia sperimentato qualche forma di abuso sessuale nell’infanzia e nell’adolescenza, con maggiore presenza tra le femmine rispetto ai maschi.

Eppure, sia in ambito clinico sia in ambito giudiziario, permangono molte difficoltà nel riconoscere questi casi. Alle difficoltà sopra elencate si aggiunge la complessa e controversa questione della credibilità dei racconti dei bambini abusati. In questo articolo si vuole affrontare proprio un aspetto particolare delle rivelazioni, cioè la presenza in esse di elementi così insoliti o raccapriccianti da poterne minare la credibilità. Continua a leggere