Archivi tag: partecipazione

Antropologia ecologica della felicità

Cultura, arte, teatro, partecipazione, arte, teatro, benessere, salute. Un progetto di arte partecipata che utilizza la ricerc/Azione.

Foto: Pino Fiumanò, Progetto Umanizzazione dei luoghi di cura. Torino 2018

di Giuseppe Fiumanò*

Umanizzazione dei luoghi di cura. Costruire luoghi e spazi di ben-essere per curati e curanti delle sale operatorie generali dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino è un progetto di ricerca antropologica per una nuova ecologia della felicità.

Diciamo meglio un’azione psicosociale complessa di resilienza, un progetto di Teatro Sociale e di Comunità (TSC) e insieme un nuovo e innovativo format in ambito sanitario. Si è infatti utilizzata per la prima volta, all’interno di questa azienda ospedaliera, una metodologia progettuale partecipata di ricerc/Azione dove i professionisti del servizio hanno collaborato a ridisegnare insieme gli spazi del loro quotidiano lavoro a contatto con la malattia, la sofferenza e la morte. Lo hanno fatto a partire da una precisa e condivisa condizione umana e professionale, quella di chi si trova a vivere una sofferenza e un profondo smarrimento per un lutto: la perdita improvvisa, in circostanze tragiche, di una cara collega. Questo il dato di mappatura dal quale si è partiti. Condizione umana condivisa dal gruppo che ha dato origine al bisogno espresso: abbiamo bisogno come curanti di prenderci cura di noi. Un progetto di ri-nascita dunque dei singoli professionisti, di un gruppo e della comunità. E’ nata la voglia di parlarsi, di ricostruire un senso al proprio agire. Continua a leggere

Partecipazione tra sociale ed ecosostenibile. Orizzonti corti e orizzonti c-orti.

di Andrea Pancaldi*

babeleSmart cities, orti urbani, beni comuni, social street, sharing economy, riuso, riciclo, baratto, cittadinanza attiva, e-democracy, secondo welfare, wiki government…circular economy.

Che sia proprio vero che ne uccide più la lingua che la spada?

Negli anni ’90 post muro di Berlino, la crisi di rappresentanza di partiti e sindacati portò all’esplosione del fenomeno del volontariato, prima, e del terzo settore poi, con relativo corollario di un nuovo vocabolario (non profit, finanza etica, impresa sociale, a riprova di una via italiana sostanzialmente economica al terzo settore), dentro ad una idea di società civile come collante che permetteva alla società di resistere e ri-esistere. Ora, nell’era del compimento della dissoluzione delle rappresentanze, in particolar modo il venir meno della rappresentanza data dal lavoro e dalla appartenenza politica e dei relativi luoghi, un nuovo vocabolario si affaccia all’orizzonte, intrecciandosi, sovrapponendosi, sostituendosi, confrontandosi, scontrandosi con quello/i precedenti. Continua a leggere

Lo storify di #Welforum

welforum_logoPrima del breve resoconto commentato della due giorni che si è conclusa venerdì 5 dicembre a Firenze, dedicata alla “Nuova strategia di relazione tra enti pubblici ed enti del privato sociale”, pubblichiamo lo storify del live twitting che abbiamo condotto e una breve galleria di immagini dei diversi momenti di welforum. Continua a leggere

Quando i social network formano comunità

di Francesca Longobardi*

locandina Socialinstep - Quando i social network possono formare comunitàLa cittadinanza (quella consapevole), essendo i servizi pubblici sempre meno capaci di rispondere alle esigenze della popolazione, cerca oggigiorno, con maggiore forza, di entrare nell’arena della decision making e di trovare spazi di condivisione. Abbandonata la regola della delega, i cittadini si assumono la responsabilità di essere e di fare i cittadini. Gli strumenti utilizzati sono molteplici e tra i tanti c’è l’uso dei social network. Essi hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vivere. Invece dei giochi da tavola, preferiamo quelli sullo smartphone. Qualsiasi cosa ci capiti lo imprimiamo in un tweet. E tra le altre attività, nei social network facciamo anche politica e affermiamo da che parte stiamo. Grazie a loro, il nostro senso di appartenenza cresce e si rafforza. Social Street è uno dei tanti esempi di come possiamo utilizzare le nuove tecnologie per formare comunità. Di cosa si tratta? I passaggi sono a grandi linee questi: si apre un gruppo su facebook con lo stesso nome del quartiere in cui si risiede e si invitano tutti i vicini “amici”. Semplice. La voce si sparge ed il buon rapporto di vicinato diventa una possibilità. Continua a leggere

A Milano: la Festa di via Padova il 17 e 18 maggio 2014

di Patrizia Taccani *

cartolina_Fronte-web


Un bambino stupito da quanti segreti
potesse nascondere la “sua” via
a un certo punto ha esclamato
“ma…. via Padova è meglio di Milano!”
Ci è piaciuto così tanto che abbiamo
deciso che questo grido di sorpresa
sarebbe stato il nome della Festa…
(tratto dal Programma redatto dalla Associazione)


Il nome della Festa

Così ora sappiamo il perché del nome “Via Padova è meglio di Milano!” attribuito ad una Festa che racchiude un considerevole numero di eventi in un dato tempo, in un dato luogo. La Festa di via Padova è arrivata alla sua quinta edizione. Lo scorso anno ne avevo scritto per “Scambi di Prospettive” limitandomi alla personale esperienza di partecipazione allo specifico evento di un’intera giornata dedicata al silenzio.
Oggi mi sembra importante parlarne prima che si dia vita alla Festa, per diversi motivi. Uno certamente riguarda la necessità di far conoscere l’evento per permettere a chi vuole entrare in carne ed ossa nel vivo della Festa di segnarsi la data. Save the date, dunque, o navigante! Continua a leggere