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Prospettive Sociali e Sanitarie – n. 1, Inverno 2022

Prospettive Sociali e Sanitarie – 1, Inverno 2022

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie.

Questo primo fascicolo dell’anno presenta, come inserto speciale, la raccolta delle relazioni tratte dal recente seminario online di welforum.it: “Esiste qualcosa dopo le Rsa?”.

Numerosi gli articoli fuori inserto, tra le firme: Emanuele Ranci Ortigosa, Roberto Artoni, Vittorio Mapelli.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

È possibile scaricare qui l’indice di fine anno contenuto nel n.4/21

Le indicazioni per abbonarsi alla rivista e ricevere l’annata completa sono disponibili sul sito di PSS.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Seminario di approfondimento: “Esiste qualcosa dopo le RSA?

A foggy, mountain road full of fall foliage and red and orange leaves on the trees and ground. Original public domain image from Wikimedia Commons

Nodi e prospettive per le residenze di domani: un confronto.

Si terrà online il prossimo 5 ottobre dalle 10.30 alle 12.30 il seminario di approfondimento di Welforum.it dal titolo: “Esiste qualcosa dopo le RSA? Nodi e prospettive per le residenze di domani: un confronto.”

Il seminario, proposto dopo l’uscita del Punto di Welforum dedicato alle RSA, prevista per il 29 settembre, sarà l’occasione per un confronto sulle prospettive e i cambiamenti delle residenze resi necessari dopo un anno e mezzo di pandemia, sulle direzioni auspicabili e sostenibili di sviluppo. Un dibattito che vuole essere aperto, laico, concreto, per migliorare una realtà che deve, e vuole, tenere il passo con bisogni che cambiano.

Il programma completo è disponibile qui.

È possibile iscriversi al seminario tramite la piattaforma GoToWebinar a questo link. I posti sono limitati.

Per informazioni: 02.46764276 – redazione@welforum.it

Ritorno alle relazioni

In occasione del 50º anno di pubblicazione di PSS, il 2020, abbiamo chiesto a componenti della redazione e del comitato scientifico di scrivere, ognuno per il suo tema, le proprie riflessioni relativamente al difficile percorso di questi mesi nell’ambito delle politiche e dei servizi sociali.

La risposta è stata immediata e positiva e ora siamo lieti di proporvi i loro contributi, raccolti in questo inserto speciale che apre l’ultimo fascicolo dell’anno. Presentiamo qui l’editoriale del fascicolo.

di Sergio Pasquinelli* e Francesca Pozzoli**

Come cambierà il welfare, come cambieranno i servizi di domani? Ce lo stiamo chiedendo in tanti, ma la risposta non c’è. Nella fase dell’emergenza acuta di questo disgraziato 2020 i servizi sociali hanno agito una prima linea del fronte, meno evidente di quella sanitaria ma non meno drammatica. Attraversiamo ora il lento guado di una convivenza con il virus: non sappiamo quanto lungo, né dove ci condurrà. Ma alcune cose, di ciò che sta cambiando, le abbiamo apprese. Continua a leggere

Voci dal di dentro

Riflessioni su Rsa, anziani e familiari al tempo del coronavirus

di Luciana Quaia*

 

Dopo la prima ondata

Ho ripreso a lavorare a giugno, dopo tre mesi trascorsi, come tanti colleghi, fra le mura domestiche e le notizie devastanti di quanto stava accadendo nel nostro Paese, a quei tempi solitario nella conta dei morti rispetto a tutto il resto del mondo. Sapevo che, dopo, nei miei luoghi di lavoro avrei trovato ben altri paesaggi, anche se nessuno me l’aveva raccontato: i  tentativi di stabilire un collegamento con le mie case di riposo erano sempre risultati vani e io stessa avevo capitolato, finalmente consapevole che il mio desiderio di aggiornamenti non poteva trovare ascolto in quel girone infernale in cui ospiti e personale erano precipitati.

Nel ritornare al mio lavoro, io per prima ho dovuto orientarmi per leggere gli avvisi appesi alle porte, per decifrare segnali e percorsi sui pavimenti, per riconoscere locali del tutto stravolti rispetto alle originarie funzioni. E, soprattutto, per affrontare il vuoto. Silenzioso, incolore, straniante.

Quel mondo vitale, a volte un po’ frenetico e chiassoso fatto di voci, di chiacchiere, di saluti, di andirivieni di carrozzine, deambulatori e cammini incerti, di abbracci ad amici o familiari in visita, di uscite nel giardino a godere la luce del sole, non esisteva più. Al suo posto corridoi vuoti, operatori stranamente silenziosi nelle quotidiane mansioni, ospiti relegati nelle loro camere. Continua a leggere

Anziani e RSA in tempi di pandemia: i nodi vengono al pettine

di Lidia Goldoni*

Perché le RSA (Residenze sanitarie assistenziali, la corretta traduzione dell’acronimo) e le strutture residenziali sono state focolai di Covid-19?

Solo perché lì vivono vecchi con polipatologie e quindi più esposti e vulnerabili?

Quanto invece hanno contribuito altre carenze presenti in certe strutture residenziali (oltre agli scellerati provvedimenti di trasferimento presi da alcuni decisori politici e tecnici) dal momento che vi sono state residenze che hanno attraversato indenni l’esordio e il protrarsi della pandemia?
I contagi e i decessi nei servizi residenziali sono indicati come avvenuti nelle RSA ma probabilmente le tipologie sono state anche altre (CRA, Case protette, Case di cura, Case di riposo etc.) come definite dalle normative regionali vigenti in materia.

Esistono poi le migliaia di strutture “clandestine” che sfuggono al controllo pubblico.

Quanti sono stati i decessi in questa ultima tipologia si saprà solo quando l’Istat rileverà le difformità numerica con i decessi dello scorso anno. Continua a leggere