Archivi tag: anziani non autosufficienti

Cercasi babysitter… per mamma e papà

di Zita Salmastri*

Non avendo figli, posso solo immaginare quanto sia delicato il momento in cui i genitori sono costretti, per motivi di lavoro o di altra natura, ad affidarli a una babysitter.

Di sicuro si procederà a una selezione il più rigorosa possibile, allo scopo di individuare la persona migliore per il proprio bambino. È probabile che si commettano degli errori, o che per qualche ragione non ci si senta soddisfatti della scelta effettuata. Oppure potrebbe semplicemente capitare che, a un certo punto, la preziosa giovane donna alla quale si è delegato il compito di cambiare i pannolini, preparare la pappa e inventare storie e giochi sempre nuovi per intrattenere l’adorato pupo nelle lunghe ore di lontananza forzata, molli quest’ultimo al suo destino magari perché ha deciso di fare il giro del mondo.

Eventi del genere, ne sono sicura, scatenano il panico in famiglia: è complicato e faticoso per motivi pratici e psicologici mettersi in cerca di una persona nuova, anche questa, come la precedente, da scegliere con il massimo scrupolo prima di essere certi ancora una volta di poterle affidare il proprio pargolo.

Eppure, vi garantisco, c’è di peggio. A farmi trarre una simile conclusione, è stato l’istruttivo approfondimento che il numero 3 – Estate 2021 di Prospettive Sociali e Sanitarie, ha dedicato al pianeta “badanti”, le babysitter dei nostri anziani, le mamme e i papà di molte e molti cinquantenni alla ricerca costante della formula magica che permetta loro di tenere insieme figli, lavoro, mantenimento di una decente forma fisica e altre aspirazioni più e meno appropriate all’età anagrafica raggiunta. Continua a leggere

Voci dal di dentro

Riflessioni su Rsa, anziani e familiari al tempo del coronavirus

di Luciana Quaia*

 

Dopo la prima ondata

Ho ripreso a lavorare a giugno, dopo tre mesi trascorsi, come tanti colleghi, fra le mura domestiche e le notizie devastanti di quanto stava accadendo nel nostro Paese, a quei tempi solitario nella conta dei morti rispetto a tutto il resto del mondo. Sapevo che, dopo, nei miei luoghi di lavoro avrei trovato ben altri paesaggi, anche se nessuno me l’aveva raccontato: i  tentativi di stabilire un collegamento con le mie case di riposo erano sempre risultati vani e io stessa avevo capitolato, finalmente consapevole che il mio desiderio di aggiornamenti non poteva trovare ascolto in quel girone infernale in cui ospiti e personale erano precipitati.

Nel ritornare al mio lavoro, io per prima ho dovuto orientarmi per leggere gli avvisi appesi alle porte, per decifrare segnali e percorsi sui pavimenti, per riconoscere locali del tutto stravolti rispetto alle originarie funzioni. E, soprattutto, per affrontare il vuoto. Silenzioso, incolore, straniante.

Quel mondo vitale, a volte un po’ frenetico e chiassoso fatto di voci, di chiacchiere, di saluti, di andirivieni di carrozzine, deambulatori e cammini incerti, di abbracci ad amici o familiari in visita, di uscite nel giardino a godere la luce del sole, non esisteva più. Al suo posto corridoi vuoti, operatori stranamente silenziosi nelle quotidiane mansioni, ospiti relegati nelle loro camere. Continua a leggere

Famiglie, anziani, lavoro di cura

di Patrizia Taccani*

DSCN3379 (2)Potrei pensare a un Quid sulla cura familiare degli anziani…”. Ricordo di avere buttato lì, in una riunione di redazione di PSS, questa proposta. Ricordo anche di essere stata assalita da subitaneo pentimento. Ma che avevo da dire, ancora, sul lavoro di cura familiare che non fosse già stato detto, che non avessi io stessa già detto? Tuttavia, l’accoglienza favorevole dei presenti fu elemento di gratificazione e spinta a sottoscrivere un impegno cui compresi non mi sarei sottratta. Del resto, mi dissi tempo dopo – quando affogavo tra le annate della rivista (in parte cartacee, in parte online) -qualche motivo lo avrò avuto per lasciarmi andare a formulare quella benedetta proposta… Continua a leggere

I percorsi assistenziali per anziani non autosufficienti: ancora labirinti senza filo d’Arianna?

di Leonardo Catena*

Senza titoloIn un articolo pubblicato sul n.12/2013 di “Prospettive sociali e sanitarie” sono stati presentati i risultati di una ricerca svolta nelle Marche sul tema dei percorsi assistenziali sociosanitari per gli anziani non autosufficienti (Catena, 2013). In questo spazio cercherò di presentare sinteticamente alcune considerazioni a partire dai principali risultati emersi nella ricerca. L’interrogativo che ci si è posti è quello di verificare se l’attivazione dei percorsi assistenziali avvenga in maniera uniforme per situazioni analoghe di bisogno e sia orientata ai migliori esiti per gli utenti presi in carico, evitando di perdersi nei labirinti del sistema. Continua a leggere