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Atlante Fidaldo, esperienze sul territorio a confronto.

Martedì 19 ottobre 2021, dalle 10:00 alle 12:00, si terrà l’incontro dal titolo “Atlante Fidaldo – Una mappa delle misure e dei sostegni economici a favore delle famiglie che si avvalgono di lavoratori domestici. Esperienze sul territorio a confronto”.
E’ ora online il programma definitivo.
Chi lo desidera può seguire l’evento sulla piattaforma gotowebinar iscrivendosi qui:

Vivere da soli a Milano durante il Covid

Bisogni e risorse di una popolazione poco studiata

di Graziella Civenti*, Alessandro Magni**, Orleo Marinaro°, Gianna Stefan°°

 

 

 

L’Annuario 2019 dell’Istat evidenzia come le persone che vivono da sole rappresentino ormai a livello nazionale il 33% circa delle tipologie familiari e, soprattutto, come tale dato risulti in costante aumento nel corso degli anni, al contrario delle coppie con figli, anch’esse pari al 33% del totale ma in costante diminuzione.

Le cause di tale fenomeno – che nelle grandi città si presenta con numeri ancora più importanti (a Milano, per esempio, le famiglie unipersonali costituiscono circa la metà dei nuclei familiari) – sono da ricondurre a diversi fattori. Tra questi è opportuno evidenziare le profonde trasformazioni culturali e sociali che hanno visto una pluralizzazione e diversificazione degli stili di vita e che hanno determinato cambiamenti significativi nei tempi e nei modi di formazione della famiglia. Analogamente risulta aver svolto un ruolo non irrilevante nella crescita del numero di persone che vivono da sole l’invecchiamento della popolazione: sempre l’Istat rileva come al 1 gennaio 2019 ci fossero in Italia 173 persone con 65 anni e oltre ogni 100 persone con meno di 15 anni, valore che fa del nostro paese una delle nazioni più ‘vecchie’ al mondo. Continua a leggere

Famiglie, anziani, lavoro di cura

di Patrizia Taccani*

DSCN3379 (2)Potrei pensare a un Quid sulla cura familiare degli anziani…”. Ricordo di avere buttato lì, in una riunione di redazione di PSS, questa proposta. Ricordo anche di essere stata assalita da subitaneo pentimento. Ma che avevo da dire, ancora, sul lavoro di cura familiare che non fosse già stato detto, che non avessi io stessa già detto? Tuttavia, l’accoglienza favorevole dei presenti fu elemento di gratificazione e spinta a sottoscrivere un impegno cui compresi non mi sarei sottratta. Del resto, mi dissi tempo dopo – quando affogavo tra le annate della rivista (in parte cartacee, in parte online) -qualche motivo lo avrò avuto per lasciarmi andare a formulare quella benedetta proposta… Continua a leggere