Archivi tag: Persone con disabilità

Cittadini attivi nel territorio

La trasformazione dei Centri Diurni per persone con disabilità in Servizi Diurni Territoriali

a cura di Guido Bodda*

Il decalogo

Nel febbraio 2015 il Gruppo Studio Disabilità dell’APS La Bottega del Possibile ha presentato all’Assessorato alle Politiche Sociali, della famiglia e della casa della Regione Piemonte il Decalogo sui Servizi Diurni Territoriali.
Il documento, elaborato con il contributo del Coordinamento Servizi Aera Disabilità cintura di Torino e sostenuto dal Coordinamento Regionale degli Enti Gestori dei Servizi Sociali, è la sintesi, in forma di linee guida, delle riflessioni degli operatori sugli imprescindibili orientamenti da considerare di fronte alla domanda “come trasformare i centri diurni per persone con disabilità?”. Continua a leggere

Una legge per il “Dopo di noi”

di Chiara Menichetti*

Una legge per il “Dopo di noi”, questo il tema del convegno organizzato dal ClubLions Certosa e dal Club Pisa Host, insieme alla Fondazione Dopo di Noi a Pisa, all’interno del Centro Polifunzionale Le Vele di San Giuliano Terme, il 23 settembre u.s.

Il convegno, tenuto da professionisti di vari settori (il giudice tutelare dott.ssa Elena Polidori, dal notaio Nicola Mancioppi, dal presidente dell’Ordine dei Commercialisti dottor Maurizio Masini e dalla dott.ssa Chiara Menichetti, direttore del Centro Le Vele), ha fatto sì che fossero esplicitate le risorse e i limiti della legge 112 del 2016 tesa a regolamentare “il dopo di noi”.

La normativa, di recente pubblicazione, nasce per agevolare la nuova visione del soggetto disabile come soggetto attivo portatore di diritti e come strumento di aiuto verso i caregiver che si trovano a vivere quotidianamente la paura di cosa succederà ai loro figli una volta che essi non potranno più prendersene cura. Continua a leggere

Hotel 6 stelle: un nuovo modo di fare televisione sociale

di Anna Contardi *

hotel 6 stelleSi è conclusa il 4 gennaio la II serie di “Hotel 6 stelle”, il programma che nel 2014 ha fatto conoscere al grande pubblico le potenzialità delle persone con sindrome di Down nel mondo del lavoro.

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Vita affettiva e sessuale di un figlio con disabilità intellettiva

di Roberto Cerabolini *

KIDS-Wallpaper-Cloud-Rose-Ferm-Living-521_29a4cb40-80e4-4e7f-b2a7-9389b10a6ab3_1024x1024Nell’esperienza del Gruppo di AutoMutuoAiuto di genitori con figli disabili intellettivi, che seguo come facilitatore presso la Cooperativa Sociale Fraternità e Amicizia, i temi dell’affettività e della sessualità sono evocati con ricorrenza, e il disorientamento dei genitori in tale ambito appare consistente. Recentemente, il gruppo ha deciso di consultare uno specialista per approfondire l’argomento, e ha poi proseguito il confronto interno, con la collaborazione dei facilitatori (oltre a me anche la pedagogista) che ne condividono il percorso.
Tutti i genitori rintracciano nelle loro esperienze i segni di una dimensione affettiva, che nella vita dei loro figli assume un rilievo, talora assai marcato. Molti notano che il maturarsi della vita affettiva rappresenta, da un lato, un propulsore del percorso evolutivo del figlio, e dall’altro però, un forte elemento di rischio e di criticità. Continua a leggere

Disabilità e sessualità. Oltre il dibattito sulla assistenza sessuale

di Andrea Pancaldi *

pancaldiDa oltre un anno negli organi di informazione dell’area disabilità, quelli on line essenzialmente, in special modo i social network, e su numerosi media tradizionali (quotidiani, agenzie stampa, riviste e settimanali) tiene banco, rispetto al tema più generale del rapporto tra disabilità e sessualità, il dibattito sulla controversa figura dell’assistente sessuale per disabili (AS) e relativo disegno di legge presentato pochi mesi fa.

Mediaticamente la proposta dell’assistente sessuale la fa ovviamente da padrone unendo una “battaglia” che viene definita “di civiltà” alle sollecitazioni potenti che evoca una figura che “mette le mani addosso” alle persone disabili, spingendosi fino ai confini, e in alcune dichiarazioni oltre, del vero e proprio rapporto sessuale. Per i media una miscela di estremo interesse anche perchè sottende possibili, e per ora fortunatamente non emerse, contrapposizioni ideologiche tra cattolici e laici, tra “bacchettoni” e radical chic, tra associazioni di possibile diverso parere.

In questo sintetico contributo non entriamo nel dibattito su si, no, forse dell’assistente sessuale, ma ci limitiamo a dare alcune indicazioni di lettura per permettere di farsi un’idea in generale del tema disabilità e sessualità (che non ha niente di diverso dai cosiddetti normodotati) e per affrontare il tema specifico dell’AS tra chi lo vede come un diritto, una battaglia di civiltà, una strada necessaria per chi ha livelli assenti di autonomia e chi invece sottolinea i rischi, le contraddizioni, i pericoli di questa “scorciatoia”. Continua a leggere