Archivi tag: donne

Responsabilità sociale: fare della focalizzazione una leva positiva

di Eleonora Maglia*

 Greta Thunberg è nota per l’impegno profuso a difesa dell’ambiente contro il cambiamento climatico e a favore di uno sviluppo sostenibile: in pochi mesi ha lanciato un movimento studentesco che ha raggiunto livelli internazionali, ottenendo anche l’attenzione della Commissione Europea. Lei stessa riconduce tanta dedizione alla sindrome di Asperger, un disturbo del neuro-sviluppo che rientra nello spettro autistico cui, tra i criteri diagnostici, il Manuale Statistico Diagnostico (DSM V) collega deficit della comunicazione e dell’interazione sociale (con compromissione della reciprocità socio-emotiva, dei comportamenti non verbali e dello sviluppo, della gestione e della comprensione delle relazioni); pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi (sameness) anche insoliti in modo inflessibile (immodificabilità) e iper o ipo-reattività a stimoli sensoriali. Si tratta di sintomi che, a seconda del livello di gravità, possono compromettere in modo clinicamente significativo il funzionamento in ambito sociale, scolastico e lavorativo. Nel caso del sindrome di Asperger, il quoziente intellettivo risulta nella media o anche superiore e non vi sono ritardi nello sviluppo del linguaggio verbale. Continua a leggere

Percorsi di fuori-uscita e ricostruzione di sé: le soluzioni contro la violenza di genere

di Eleonora Maglia*

In occasione della Design Week, in piazza Duomo a Milano è stata esposta l’installazione Maestà sofferente, un nudo di donna molto stilizzato trafitto da frecce con cui l’autore Gaetano Pesce ha inteso testimoniare il dramma della violenza di genere. L’opera ha dato origine a diverse reazioni divergenti: per il Sindaco Giuseppe Sala è un messaggio molto contemporaneo, ma è stato anche contestato come reificazione. Tutto ciò offre lo spunto per analizzare a che punto siamo sul tema e quali prossimi passi sono in attuazione.

Questo articolo è incentrato sull’importanza di dare un volto e riconoscere l’umanità delle vittime e si focalizza sul vissuto di sofferenza delle vittime e sulle problematicità dei percorsi di fuoriuscita, ma vuole anche puntare l’attenzione sulle soluzioni che progressivamente, a diversi livelli, sono in attuazione, mostrando pure (per promuovere un sentimento di ripresa fiducia nel genere) il ruolo positivo che gli uomini stessi posso efficacemente svolgere. Continua a leggere

Cibo e sfruttamento nel Mediterraneo. Un’analisi delle condizioni di lavoro delle raccoglitrici di frutta e verdura

di Eleonora Maglia*

Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo di Stefania Prandi per Settenove edizioni (2018, pp.107) ripercorre le condizioni di vita e di lavoro delle donne impiegate nel settore agricolo in Italia, Spagna e Marocco, paesi affacciati sul Mar Mediterraneo ed esportatori di prodotti orto-frutticoli a livello mondiale.

In due anni di inchieste ed interviste sul campo, l’autrice disvela situazioni penalizzanti dal punto di vista economico e umano e spinge tutti i consumatori a rivedere le scelte di consumo per promuovere condizioni lavorative più etiche. Continua a leggere

Il Cohousing per donne. I Beghinaggi moderni

Immaginedi Milena Garavaglia*

In questi tempi i progetti di Housing Sociale e Cohousing appaiono come l’antidoto più indicato al miglioramento degli insediamenti abitativi generatori di indifferenza, malessere e scarso senso d’appartenenza comunitaria. L’interesse per una vita condivisa sta attraversando l’Unione Europea e le politiche abitative dei singoli Stati contemplano diverse proposte dell’abitare “insieme”. Continua a leggere

Quando inizierà l’Anno Nuovo delle Donne?

di Marina Cenzo*

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Laurie Penny

Internazionale del 11.01.2013 pubblica “L’anno nuovo delle donne”, un articolo di Laurie Penny, giornalista britannica, columnist del settimanale New Statesman e collaboratrice con The Guardian.

In questa analisi la giornalista, partendo da un Twitter del capo della polizia britannica di Hastinfs, Hearther Keating, che, nella notte del 31.12.2012 esortava le donne a non bere troppo per poi pentirsene, fa un analisi critica, attenta e sottile della “cultura dello stupro”. Rileva la giornalista che ancora ai giorni nostri spesso la donna viene tacciata di mettersi nella condizione di essere stuprata, retaggio di antichi stereotipi che vogliono la donna emancipata e autonoma, terreno di caccia libera. Ma è anche vero, sottolinea la giornalista, che spesso questi tipi di “consigli”, di viaggiare a testa bassa, sotto tono, senza dare troppo nell’occhio, vengono dati alle donne non dai soliti misogini ma, invece, proprio dalle persone che vogliono proteggere le donne, amano le donne. Pensiamo alle raccomandazioni che ogni genitore dà ai propri figli quando escono la sera, pensiamo alla differenza tra quelle date ai nostri figli maschi e alle nostre figlie femmine. Anche alla madre più attenta, aperta, emancipata sarà scappato uno “stai attenta, non bere troppo, copriti di più… ”come se l’essere o non essere violentate dipendesse dalla donna, dai suoi comportamenti e non da chi agisce violenza”. Continua a leggere