di Eleonora Maglia*
Greta Thunberg è nota per l’impegno profuso a difesa dell’ambiente contro il cambiamento climatico e a favore di uno sviluppo sostenibile: in pochi mesi ha lanciato un movimento studentesco che ha raggiunto livelli internazionali, ottenendo anche l’attenzione della Commissione Europea. Lei stessa riconduce tanta dedizione alla sindrome di Asperger, un disturbo del neuro-sviluppo che rientra nello spettro autistico cui, tra i criteri diagnostici, il Manuale Statistico Diagnostico (DSM V) collega deficit della comunicazione e dell’interazione sociale (con compromissione della reciprocità socio-emotiva, dei comportamenti non verbali e dello sviluppo, della gestione e della comprensione delle relazioni); pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi (sameness) anche insoliti in modo inflessibile (immodificabilità) e iper o ipo-reattività a stimoli sensoriali. Si tratta di sintomi che, a seconda del livello di gravità, possono compromettere in modo clinicamente significativo il funzionamento in ambito sociale, scolastico e lavorativo. Nel caso del sindrome di Asperger, il quoziente intellettivo risulta nella media o anche superiore e non vi sono ritardi nello sviluppo del linguaggio verbale. Continua a leggere