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Welforum.it, Osservatorio nazionale sulle politiche sociali

di Emanuele Ranci Ortigosa*

È online da qualche giorno il nuovo sito welforum.it, Osservatorio nazionale sulle politiche sociali, costruito con il sostegno di tante e diverse istituzioni e organizzazioni, che ringraziamo della fiducia accordataci e della collaborazione che offriranno.

È uno strumento di aggiornamento, riflessione, innovazione e confronto per e con quanti operano con impegno nel sociale, a tutti i livelli e in vari ruoli. Uno strumento per aiutare a conoscere, analizzare e trattare problemi e interventi attuali e concreti che giorno per giorno si propongono, e insieme per ragionare e confrontarsi su prospettive di riforma, innovazione e sviluppo, fuori da conservatorismi e da schemi e ricette precostituite.

Innovare è impegnativo e difficile, sul piano del pensiero, della cultura diffusa, dell’iniziativa e delle pratiche politiche, sociali, professionali, del consenso sociale. Ma ascoltandoci, dialogando, confrontando posizioni ed esperienze possiamo insieme percorrere un buon tratto di strada, fare insomma un buon lavoro!

Questo osservatorio nasce dal lavoro che ARS, in collaborazione con IRS, svolge da decenni in materia di analisi, proposta e valutazione indipendente e qualificata delle politiche sociali e, in particolare, da quanto sviluppato all’interno di quattro esperienze significative: prima di tutto Welforum,  di cui assume e sviluppa l’eredità, e poi LombardiaSociale, Costruiamo il welfare dei diritti, , Prospettive Sociali e Sanitarie e Qualificare.info..

Per quasi un decennio Welforum, rete originale e unica di Regioni, Province autonome e grandi Comuni in materia di politiche sociali, è stato tanto luogo di raccolta di informazioni e approfondimenti attraverso un sito dedicato quanto palestra di confronto e scambio di esperienze su politiche, servizi, interventi, attraverso più di 40 seminari tematici e convegni.

ARS, associazione non profit, ha ora deciso di andare oltre tale esperienza costituendo welforum.it come strumento informativo, divulgativo, di approfondimento e di confronto sulle politiche sociali a livello nazionale e regionale. Attiva così un Osservatorio aperto a tutti che rende fruibili e facilmente accessibili materiali e informazioni disperse in luoghi diversi, e quindi di difficile consultazione, e che, con redattori e collaboratori esperti, coordina le informazioni di varie fonti, le elabora e le commenta, propone analisi comparative e anche specifici approfondimenti sui principali temi di confronto in atto sulle politiche sociali, proposti con articoli, dossier, seminari residenziali.

L’Osservatorio va ad occupare uno spazio non ancora sviluppato di monitoraggio indipendente delle politiche sociali nazionali e regionali, con uno sguardo attento anche a quello che contestualmente accade in Europa. Non si tratta di uno spazio statico di archiviazione, ma di un luogo dinamico e sempre aggiornato che mette a sistema normativa, dati e ricerche, fatti e opinioni sulle principali linee di policy, in modo da renderli facilmente accessibili e fruibili. Lo fa con un taglio analitico, interpretativo e comparativo, curando la comunicabilità dei contenuti grazie alla chiarezza espositiva e grafica.

 Le attività

L’Osservatorio attiva e implementa:

  • un sito web, aperto a tutti, suddiviso per aree di policy (inizialmente istituzioni e governance, finanziamento e spesa, famiglia infanzia e adolescenza, povertà e disuguaglianze, anziani, persone con disabilità, altre politiche) e per sezioni di analisi (normative, dati e ricerche,  opinioni), alimentato da materiali selezionati, aggiornati, opportunamente organizzati e facilmente consultabili, anche attraverso rielaborazioni sintetiche che ne evidenzino i messaggi principali, in un linguaggio accessibile e non eccessivamente tecnico;
  • una newsletter collegata al sito, diffusa mensilmente e con aggiornamenti più frequenti, inviata a tutti i richiedenti, che accorpa i principali contributi e le segnalazioni on line e consente agli utenti di rimanere aggiornati sulle produzioni dell’osservatorio;
  • dossier di approfondimento sull’evoluzione delle policy nazionali e regionali, alla luce dell’evolversi dei bisogni;
  • seminari tematici a carattere residenziale, per la presentazione e discussione delle policy di particolare attualità o interesse.

 I destinatari

Il progetto si rivolge a chi si occupa a vario titolo di welfare sociale, dal livello nazionale al livello locale: chi ha la responsabilità delle scelte politiche; chi ne ha responsabilità attuativa, in ruoli dirigenziali o professionali, nel pubblico e nel privato; ricercatori e studiosi; chi fa comunicazione e giornalismo e, in generale, chiunque sia interessato al tema.

In particolare può offrire sostegno alle regioni e ai loro territori, ai comuni e ambiti territoriali, per meglio rispondere alle loro esigenze di informazione, riflessione e scambio reciproco, con analisi, commenti, comparazioni, proposte, interviste e richieste di interventi, con tempestività rispetto ai problemi e agli eventi; alle organizzazioni sociali e sindacali, alle associazioni religiose e di volontariato, alle cooperative, impegnate sui temi delle condizioni sociali e del welfare, per implementare nei loro quadri informazione, cultura, iniziativa sulle questioni e gli interventi sociali; alle fondazioni, soprattutto a quelle bancarie data la loro attenzione crescente ai temi del welfare, delle iniziative innovative di utilità sociale e delle loro necessità di configurare i loro Piani Strategici.

I promotori

Un progetto di tale portata necessita di ampio sostegno e di adeguate risorse, per garantirne sia la sostenibilità economica che l’efficacia. Ampiezza e articolazione dei promotori garantiscono anche l’inclusione di prospettive e punti di vista differenti, nonché l’ampia possibilità di diffusione e utilizzazione dei servizi prodotti.

Ars è associazione non profit che si finanzia solo con le proprie attività, e garantisce così anche la propria provata autonomia. Ha quindi costituito e implementa Welforum.it grazie alla fiducia e al sostegno economico accordato a questo progetto da regioni, province autonome, comuni, fondazioni, organizzazioni sociali e sindacali, ordini e associazioni professionali. Ars esprime gratitudine a ciascuno di essi, indica le loro denominazioni e espone i loro loghi, propone loro interazioni e collaborazioni ulteriori al sostegno economico, costituendo a tal fine anche un Comitato dei promotori.

 Il gruppo di lavoro

Il complesso delle attività indicate, sito, newsletter, seminari, dossier, è svolto da un gruppo di lavoro composto da ricercatori esperti delle varie aree di policy, in buona parte già coinvolti nei progetti dai quali l’Osservatorio prende vita. Con i ricercatori di Ars collaborano ricercatori di Irs, del Laboratorio di Politiche sociali del Politecnico di Milano, del Capp dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di Prospettive Sociali e Sanitarie, e altri esperti. Alla pagina Chi siamo è possibile vedere la composizione del gruppo di lavoro.

 Concludendo

Presentato Welforum.it, il progetto e i prodotti, concludo sottolineando che questo osservatorio intende essere uno degli strumenti che concorrono a implementare visioni aperte e dinamiche e approcci attenti all’insieme dei problemi e delle politiche sociali, per ricomporle. Lo faremo con apporti continui di conoscenze, di analisi e valutazioni, di proposte, offerti a tutti gli attori impegnati sul sociale a vari livelli e con vari ruoli e compiti. Lo faremo con attenzione alle diverse specifiche aree di bisogni e di servizi, ma anche a ricollocando le scelte e le azioni in una visione più generale, volta alla identificazione e proposizione di criteri guida unificanti, discussi per essere condivisi e poi assunti nell’insieme delle politiche e delle azioni concrete. Occorre promuovere nella società e soprattutto negli attori impegnati sulle tematiche sociali una cultura che assuma e si confronti con l’insieme variegato dei problemi sociali, li legga nella loro specificità e nel loro insieme, per proporre e introdurre cambiamenti anche parziali e graduali, ma collocabili in una strategia di innovazione finalizzata e coerente dell’insieme delle politiche sociali. È necessario e urgente porsi il problema di ricomporre per riorganizzare, gradualmente e però coerentemente, in funzione delle persone e delle famiglie, di un sostegno efficace, rispettoso delle loro esigenze e preferenze, che valorizzi e attivizzi le loro capacità.  Non è un tema del futuro, ma molto attuale: come possiamo attuare effettivamente i livelli essenziali, o la progettazione e i percorsi di inserimento sociale e lavorativo del Sia, o quelli di vita indipendente, senza assumere e praticare a livello di politiche e soprattutto sui territori questa prospettiva ricompositiva?

Fronteggiare, ai diversi livelli di governo e di attività, le nuove cruciali dimensioni della questione sociale, quale oggi si propone, con politiche, interventi e risorse coordinate, e se possibile integrate, è politicamente, socialmente e professionalmente ben altro, anche in termini di legittimazione, motivazione e di efficacia ed efficienza, che gestire misure parcellizzate e scoordinate, considerate separatamente l’una dall’altra. Le politiche sociali, e i sistemi di servizi e interventi che esse generano e alimentano, potranno su questa traccia superare la dispersione che le penalizza e assumere una loro specifica identità, che ne rafforzerà la voce nell’universo delle politiche pubbliche.

* Istituto per la Ricerca Sociale e Direttore di Welforum.it e di Prospettive Sociali e Sanitarie.

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La felicità dei genitori e le politiche sociali. Spunti da uno studio internazionale

family-43873__180di Roberto Cerabolini*

Un mio maestro diceva che i figli sono il sale della vita, e in questa immagine racchiudeva il pensiero e le emozioni generalmente provate di fronte al ‘miracolo’ della procreazione, condensando decenni di studi su quella preoccupazione primaria che costituisce secondo D.Winnicott la “normale malattia” di ogni madre, ma oggi potremmo dire di ogni caregiver. In ogni cultura umana è diffusa la convinzione che i bambini procurano la felicità. L’immaginario comune del diventare genitori evoca immagini di bambini sani, ragazze o ragazzi dall’aspetto impeccabile. La difficoltà dell’essere genitori sembra pertanto confinata all’evenienza della malattia o della disabilità del figlio. Continua a leggere

Welfare dei Diritti: una cronaca del convegno

di Emanuele Ranci Ortigosa*

emanuele che parla2Lo scorso 8 aprile a Milano si è svolto il preannunciato convegno “Costruiamo il Welfare dei Diritti. Ridefinire le politiche sociali su criteri di equità ed efficacia”. Ne siamo molto soddisfatti sia per l’impegno e la qualità degli interventi, sia per la larga e attenta partecipazione di più di trecento amministratori, dirigenti, esperti, operatori delle politiche e dei servizi sociali, provenienti da varie realtà, nazionale regionali e locali, e impegnati in varie esperienze, pubbliche e del privato sociale. Preziosa anche la presenza di più deputati delle Commissioni della Camera Lavoro e Affari sociali (Carnevali, Dell’Aringa, Lenzi, Piazzoni, oltreché, come discussant, la senatrice Guerra), che stanno svolgendo il lavoro istruttorio sul ddl delega governativo di introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà, con audizioni in merito a cui siamo stati invitati a esporre le nostre valutazioni e proposte. Continua a leggere

Costruiamo il welfare dei diritti, il post convegno

11140105_1165043886848855_4949704123621047940_nUn convegno proficuo e un dibattito che si deve e si può riaprire

Il convegno dell’8 aprile “Costruiamo il welfare dei diritti” è stata una bella e importante occasione di confronto.

Erano presenti circa 300 persone tra operatori, funzionari e dirigenti di servizi sociali. Il contributo dei relatori della tavola rotonda sia della mattina che del pomeriggio è stato molto apprezzato e speriamo possa contribuire ad aprire un dibattito sulla proposta di riforma presentata. Continua a leggere

Per equità

di Emanuele Ranci Ortigosa*

bilanciaIl tema dell’equità, opportunamente rilanciato da Tito Boeri[1], comporterebbe una riconsiderazione critica dell’insieme delle politiche pubbliche, da quelle regolative a quelle per l’acquisizione e l’erogazione di risorse. Il livello di equità è infatti l’esito dell’azione e dell’interazione di tutte queste politiche.

Limitiamo allora il campo e consideriamo fra le politiche erogative, quelle di assistenza sociale, che hanno effetti diretti e rilevanti in termini di equità. Valutare se il totale delle risorse ad esse dedicate soddisfi le esigenze di equità è arduo, anche perché la natura dei bisogni da queste considerate ha tale rilevanza per la vita delle persone che gli interventi in merito possono essere sempre ritenuti inadeguati. Se ricorressimo all’espediente della comparazione fra paesi, pur approssimativo per la diversità dei sistemi, vedremmo che la spesa del nostro paese per tali politiche è attorno alla media europea, inferiore però ai livelli dei paesi dell’Europa centrosettentrionale. Continua a leggere