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Il remote working nel sociale

di Chiara Biraghi*, Ombretta Okely**, Anna Tonia Gabrieli***

 

Abbiamo scritto questo articolo partendo dalla nostra esigenza di raccontare, almeno in parte, quello che sta accadendo nel mondo dei servizi, non solo sociali, durante questa fase di emergenza dovuta al Covid-19.

Il virus ha colto tutti impreparati, dagli operatori ai cittadini, e il trovarsi in nuove e complesse situazioni ha richiesto uno sforzo sia di metodo sia relazionale agli operatori, mentre ai cittadini ha imposto il dover chiedere a dei servizi, spesso sconosciuti.

Ci siamo incontrate a distanza e raccontandoci è nata l’idea di scrivere per condividere esperienze e vissuti e per lasciare traccia di una trasformazione e di un nuovo tempo, che potrebbe insegnare tanto dal punto di vista professionale. Continua a leggere

Disuguaglianza di genere: per la parità tra uomini e donne la strada è ancora lunga

Disparità nel lavoro e violenza domestica ai tempi dell’emergenza da Covid – 19

di Speranza Antoniello*

 

La disuguaglianza sociale a sfavore delle donne è un fenomeno che attraversa la storia e le culture. Nei paesi sviluppati, inclusa l’Italia, le disuguaglianze tra uomini e donne si sono indubbiamente ridotte nel corso della seconda metà del Novecento, benché più sul piano delle norme che su quello delle pratiche sociali e del senso comune. Tuttavia, nonostante miglioramenti incontestabili, anche all’interno dell’Occidente democratico e sviluppato, l’uguaglianza di fatto tra donne e uomini è lungi dall’essere acquisita. Allo stesso tempo le differenze tra paesi sono notevolissime per intensità della disuguaglianza e per tipo dei settori in cui essa emerge più nettamente. Continua a leggere

Vorrei mettermi a vendere la speranza…

Un battesimo professionale ai tempi del Coronavirus

di Alberto Vallarin*

Scrivere significa riflettere, vuol dire svolgere un esercizio di retroazione (feedback) verso ciò che è stato, una sorta di scambio comunicativo interiore (Simeone 2002).

Ed oggi, nell’odierno caos che esaspera il nostro vivere nella postmoderna società dell’incertezza (Bauman 1999), riflettere diventa fondamentale perché ci consente di fermarci, ossigenare il nostro cervello e ricaricare le batterie psicologiche che ci permettono ancora di stare e muoverci nel mondo come animali sociali imprigionati però nella gabbia di una “quotidianità confinata” all’ambito domestico che ci è richiesta dal “distanziamento sociale forzato” (D’Ambrosio 2020, 1) imposto dagli attuali vincoli normativi emergenziali. Riflettere è sì fondamentale per tutti ma ancor più lo è per chi fa della pratica riflessiva un connotato essenziale e discriminante della propria esperienza professionale: insomma, per gli Assistenti sociali. Per questi ultimi infatti praticare la riflessività significa evitare “risposte standardizzate e routinarie alle situazioni” che ci si trova ad affrontare, significa “fare i conti con la complessità, la mutevolezza e l’incertezza proprie del lavoro con le persone” (Thompson 2006, 301). Continua a leggere

Operatori della tutela minori: nuove sfide e nuovi bisogni formativi

di Paolo Tartaglione*

Il prezioso mondo di operatori  dei servizi pubblici e privati, che prende il nome di Tutela Minori, avverte in questi anni un profondo bisogno di rinnovamento. Principalmente la frustrazione degli operatori viene diretta su questioni di ordine economico, che nella percezione diffusa starebbero erodendo il terreno su cui poggia il sistema di protezione di bambini e adolescenti, riducendo gli strumenti a disposizione e moltiplicando gli adempimenti e il numero di casi di cui occuparsi.

Questa percezione ha una grossa base di verità, ma non è sufficiente a spiegare la sensazione di abbandono da cui sono pervasi molti operatori, e soprattutto ha il limite di non essere risolvibile da chi lavora nella Tutela, se non in maniera indiretta, essendo prevalentemente frutto di scelte di natura politica e amministrativa.

Pertanto, in affiancamento, e non in alternativa a una riflessione politica sulla necessità che la società decida di investire maggiori risorse su bambini, adolescenti e famiglie in difficoltà, pensiamo utile proporre ai colleghi che operano nella tutela dei minorenni qualche considerazione autoriflessiva. Continua a leggere