di Carmelo Guarino*
Premessa
La repentinità e l’imprevedibilità delle dinamiche epidemiologiche della malattia da Sars-CoV-2, nonché le conseguenze drammatiche sia sul piano della morbilità che della mortalità, hanno costretto i sistemi sanitari di tutto il mondo, alla revisione dei modelli organizzativi, delle strategie decisionali, nonché delle dinamiche e delle decisioni terapeutico-assistenziali. Tali interventi, pur risultando efficaci sia in termini clinici che organizzativi, talora si sono rivelati fortemente ansiogeni e destabilizzanti per gli operatori sanitari, non solo per le dinamiche epidemiologiche ancora avvolte da un alone di indeterminatezza e inconoscibilità, ma anche per le preoccupazioni e le paure legate alle dimensioni più strettamente clinico-assistenziali (Spoorthy, Pratapa, Mahant, 2020; Kang et al., 2020). L’ansia e l’angoscia di essere contagiati dal Covid-19 hanno determinato negli operatori sanitari sindromi al limite della patologia mentale rendendo urgente la necessità di creare, mediante il ricorso a team multidisciplinari di esperti, reti di supporto adeguate ed efficaci a sostegno degli operatori (Sonis et al., 2020; Cadena-Estrada et al., 2020). Continua a leggere