Archivi tag: legislazione

La fabbrica delle auto senza ruota di scorta

di Davide Pizzi, *

Il signor Renato, che ringrazio per avermi autorizzato a raccontare la sua storia, è amministratore di sostegno dell’anziana zia, nubile e affetta da alzheimer. La vicenda del signor Renato fa riflettere, e dovrebbe far riflettere anche il legislatore affinché apporti al più presto le opportune modifiche alla legge 6/2004.

Quis custodiet ipsos custodes?

Il signor Renato mi ha introdotto nella sua vicenda con un preambolo: “Conosce quella frase della VI Satira di Giovenale che recita così: chi custodirà il custode? Io per alcuni mesi mi sono trovato in questa situazione, e da allora ho iniziato a chiedermi: chi amministrerà l’amministratore di sostegno? Per la tutela è prevista, oltre al tutore, anche il vice tutore: perché non è stato istituito un vice amministratore[1] di sostegno? Se per fatalità l’amministratore di sostegno perisse improvvisamente, ovvero, a sua volta restasse vittima di un’infermità temporanea ma totale, ecc., chi lo sostituirebbe nell’immediato? Nessuno! Cosa si dovrebbe fare? Come bisogna procedere? Per la nuova nomina di un amministratore, quanto tempo trascorrerebbe? I tempi della burocrazia sarebbero celeri? Com’è possibile che il legislatore abbia potuto trascurare un’eventualità così importante e nient’affatto improbabile? Il mio timore è, come sovente accade in Italia, che si debba attendere ancora molto, prima che la figura del vice amministratore possa essere introdotta nella legge”. Continua a leggere

Finalmente il… Dopo di noi

time-1485384__180di Mariangela D’Ambrosio*

 “L’angoscia del futuro, non abbandona mai chi ha un figlio disabile”. Giuseppe Pontiggia, Nato due volte, 2000.

 Lo scorso 14 giugno alla Camera, è stata approvata la proposta di legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” più conosciuta come legge sul Dopo di Noi. Partita da una petizione on line su Change.org ad iniziativa della Deputata Ileana Argentin, ha raggiunto ben 88.507 sostenitori totali in brevissimo tempo. Continua a leggere

La nuova Ingiustizia Minorile

bambino solitario

di Paolo Tartaglione*

La Commissione Giustizia della Camera, del tutto a sorpresa, ha votato a gennaio un emendamento proposto dalla Deputata PD Ferranti con il quale ha soppresso i Tribunali per i Minorenni.

Questa scelta, che tuttora nessuno di noi riesce a spiegarsi, ha colto alla sprovvista e ha creato una profonda frattura tra il Legislatore e tutti gli Operatori che lavorano a vario titolo nella Giustizia Minorile. Continua a leggere

Riorganizzazione dei servizi per l’impiego: una proposta di senso

di Sergio Bevilacqua * e  Alida Franceschina **

Chess and employment concept

Il Jobs Act è diventato legge, uno dei decreti legislativi approvati di recente dal Governo riguarda i servizi per l’impiego pubblici e privati rivolti alle persone senza lavoro.

Il tema è molto complesso e induce gli operatori dei  servizi sociali a chiedersi cosa ne sarà del collocamento mirato disabili, quale sarà il ruolo delle regioni nella gestione dei servizi, la destinazione delle funzioni demandate alle province, i diritti e doveri delle persone disoccupate.
I decreti approvati costituiscono una svolta storica per le politiche del lavoro che ha riflessi anche sulle politiche sociali, per esempio nell’operato dei servizi che gestiscono l’inclusione lavorativa.  In particolare per quanto riguarda l’utenza svantaggiata che costituisce la vera emergenza con cui i servizi devono fare i conti tutti i giorni. Continua a leggere

Bambini e anziani: arriva il voucher universale

di Sergio Pasquinelli *

VOUCHER-INPS1-300x232Merita attenzione la proposta di legge presentata ai primi di giugno che intende istituire un voucher chiamato con un po’ di enfasi “universale” e firmata da un folto gruppo di parlamentari di diversa provenienza.

Il voucher potrebbe essere usato dalle famiglie per acquistare servizi che vanno dall’asilo nido alla babysitter, dalla badante al centro diurno per anziani. Con un pieno di buone intenzioni: promuovere la crescita di una occupazione regolare, qualificarla, favorire un sistema unitario di sostegno e pagamento di servizi alla persona la cui domanda crescerà sempre più.

Eppure la proposta presenta limiti importanti. Tre in particolare. Continua a leggere