di Paolo Tartaglione*
La Commissione Giustizia della Camera, del tutto a sorpresa, ha votato a gennaio un emendamento proposto dalla Deputata PD Ferranti con il quale ha soppresso i Tribunali per i Minorenni.
Questa scelta, che tuttora nessuno di noi riesce a spiegarsi, ha colto alla sprovvista e ha creato una profonda frattura tra il Legislatore e tutti gli Operatori che lavorano a vario titolo nella Giustizia Minorile.
Sarà che a chi lavora da anni dalla parte di bambini e adolescenti in difficoltà vedere un decreto legge che istituisce il “tribunale per l’impresa e per il mercato” e sopprime il “Tribunale per i Minorenni” fa un brutto effetto. Sarà che che questo provvedimento arriva proprio mentre il nostro Sistema di tutela dei Minorenni riceve i maggiori attestati di stima all’Estero, e l’Europa ha appena varato il “Giusto processo penale minorile Europeo”, con il quale impone agli Stati membri di adeguarsi alla Giustizia Minorile Italiana entro 3 anni…e questo emendamento invece lo demolisce. O che l’eliminazione di quello che per noi è l’unico vero baluardo a difesa dei minorenni venga nascosta in una legge delega che si occupa di tutt’altro, e che si chiama “disegno di Legge per l’efficienza del processo civile”. Fatto sta che la piega presa dalla cosiddetta “Riforma Orlando” dopo l’approvazione del ferale emendamento ha ottenuto l’effetto di fare arrabbiare proprio tutti: l’Associazione Italiana Magistrati Minori e Famiglia, l’Associazione Nazionale Magistrati, l’Unione delle Camere Minorili, l’Ordine degli Assistenti Sociali e degli Psicologi, tulle le maggiori sigle del Terzo Settore, riunite per il monitoraggio in Italia della Convenzione Onu per i Diritti del Fanciullo, e molti altri.
Se la Legge dovesse passare anche al Senato, infatti, verrebbero eliminati sia i Tribunali per i Minorenni che le Procure specializzate in materia minorile, e tutte le competenze sui Minori (dai maltrattamenti e abusi alle separazioni conflittuali, dalle adozioni alla decadenza della responsabilità genitoriale, fino al penale minorile) passerebbero a ipotetiche Sezioni specializzate presso i Tribunali Ordinari.
Già, le sezioni specializzate. Avrebbero dovuto istituirle anche 3 anni fa; lo prevedeva la Legge 219 del 2012, quella che ha giustamente equiparato lo Status di figlio naturale, legittimo e adottivo…e assegnato tutte le competenze sulle separazioni con figli minorenni alle istituende Sezioni Specializzate presso i Tribunali Ordinari. Peccato che siano state istituite solo in pochissimi Tribunali, con il risultato che oggi, nella quasi totalità del Territorio Italiano, separazioni che creano traumi indelebili ai bambini vengano valutate da Giudici che non sono specializzati e non sono assegnati in via esclusiva alle separazioni. Insomma, quello che succede nella realtà, a fronte di una Legge che parla di sezioni specializzate, è che si occupano di materie minorili Giudici che devono occuparsi allo stesso tempo di incidenti stradali, fallimenti, marchi e registri.
E visto che i bambini vivono nella realtà, questo è un disastro; e uno ancora più grande lo vedremo concretizzarsi se i Senatori che compongono la Commissione Giustizia non decideranno di intervenire per fermare l’iter di questa legge delega.
Perché tutti devono sapere che la Giustizia degli adulti ai bambini non ci pensa: nelle separazioni la cultura prevalente degli Avvocati è ancora quella della “guerra”, per cui l’importante è sconfiggere il “nemico”, e non importa quanti morti e feriti restano sul campo. E invece i genitori avrebbero bisogno di Avvocati che sanno consigliare al proprio cliente di tenere a mente che c’è innanzitutto da considerare la tutela dei figli, gli unici che non hanno il proprio Avvocato! E quando ciò non avviene, è indispensabile che ci sia un Giudice esperto di bambini e adolescenti a garantire i loro interessi.
E’ da anni che molte autorevoli voci suggeriscono alla Giustizia degli adulti di ispirarsi a quella dei Minorenni: quest’ultima è educativa, riparativa, creativa, e vanta successi straordinari, tanto da essere studiata e invidiata in tutto il mondo; la prima è diseducativa, infantilizzante e vendicativa. E infatti alcuni recenti interventi legislativi sembravano andare in questa direzione: pensiamo all’introduzione per gli adulti dell’istituto della Messa alla Prova (che è stato introdotto nell’Ordinamento in maniera frettolosa e non finanziata, ma che lasciava intendere la volontà del Legislatore di estendere agli adulti un intervento che ha dato eccellenti risultati con i minorenni), o all’assegnazione al Dipartimento Giustizia Minorile delle competenze su tutte le misure alternative e sostitutive della pena anche per gli adulti. E’ pertanto ancora più inspiegabile la scelta dei Deputati di abolire i Tribunali per i Minorenni e trasferire tutte queste delicatissime competenze dentro la macchina congestionata dei Tribunali Ordinari. E’ come se si decidesse di chiudere tutte le pediatrie, e far curare i bambini in Ospedali non specializzati e che non hanno neanche i posti letto per ricoverarli.
Chi mi sta leggendo ha idea di quanto siano lunghi i tempi della Giustizia Ordinaria? Chi ha votato il ferale emendamento dovrebbe sapere che per un bambino che sta subendo maltrattamenti o grave trascuratezza, dover attendere anni prima di essere protetto è un lusso che non può permettersi. Così come un adolescente autore di reato non può essere giudicato quando ormai è adulto. Chiunque dica che le cose non andranno così non vive nella realtà.
E quindi? E quindi, in supplenza dei media, che stanno completamente trascurando questo fatto gravissimo, stiamo cercando di informare il maggior numero possibile di persone, e di responsabilizzarle chiedendo loro di firmare una petizione che consegneremo ai Senatori che compongono la Commissione Giustizia per chiedere loro di stralciare dalla Riforma gli articoli sui Minorenni e affrontare la questione in una Legge “ad hoc”, molto più curata e condivisa con gli attori della Giustizia Minorile.
Siamo convinti del fatto che il Legislatore non abbia considerato gli effetti devastanti che avrà questa riforma sulla vita di bambini e adolescenti in difficoltà, e ci auguriamo di trovare sostegno nelle sensibilità individuali dei Parlamentari e dei tanti cittadini che sostengono con entusiasmo la petizione non appena vengono a conoscenza della portata del problema. E che il Parlamento non vorrò trasformare la nostra Giustizia Minorile in una Ingiustizia Minorile!
*Pedagogista e counsellor familiare; Referente “Infanzia, Adolescenza e Famiglie” del CNCA Lombardia
La giustizia minorile deve essere migliorata, non abrogata !