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La mia esperienza come Amministratore di Sostegno

*di Nicola Lorenzi

Da giovane avvocato e da interessato alla materia della tutela della persona da tempo nutrivo l’ambizione di “testare sul campo” le conoscenze sull’Amministrazione di Sostegno acquisite sui libri e durante un corso di formazione.

All’inizio dell’estate del 2015 venivo a conoscenza del fatto che un amico di famiglia, ormai anziano, stava vivendo con estrema apprensione la diagnosi fatta al proprio fratello, di poco più giovane, relativa al morbo di Alzheimer.

Questa persona, ormai da mesi, stava subendo una rilevante contrazione delle capacità mnemoniche e appariva sempre più spesso in stato di confusione, ed era patologicamente prodigo, elargendo denaro a più persone in assenza di ragioni e giustificazioni, il tutto senza che il fratello in salute fosse in grado di porvi alcun rimedio e avesse la forza, anche fisica e psichica, di proteggerlo, soffrendo quindi a sua volta. Continua a leggere

La fabbrica delle auto senza ruota di scorta

di Davide Pizzi, *

Il signor Renato, che ringrazio per avermi autorizzato a raccontare la sua storia, è amministratore di sostegno dell’anziana zia, nubile e affetta da alzheimer. La vicenda del signor Renato fa riflettere, e dovrebbe far riflettere anche il legislatore affinché apporti al più presto le opportune modifiche alla legge 6/2004.

Quis custodiet ipsos custodes?

Il signor Renato mi ha introdotto nella sua vicenda con un preambolo: “Conosce quella frase della VI Satira di Giovenale che recita così: chi custodirà il custode? Io per alcuni mesi mi sono trovato in questa situazione, e da allora ho iniziato a chiedermi: chi amministrerà l’amministratore di sostegno? Per la tutela è prevista, oltre al tutore, anche il vice tutore: perché non è stato istituito un vice amministratore[1] di sostegno? Se per fatalità l’amministratore di sostegno perisse improvvisamente, ovvero, a sua volta restasse vittima di un’infermità temporanea ma totale, ecc., chi lo sostituirebbe nell’immediato? Nessuno! Cosa si dovrebbe fare? Come bisogna procedere? Per la nuova nomina di un amministratore, quanto tempo trascorrerebbe? I tempi della burocrazia sarebbero celeri? Com’è possibile che il legislatore abbia potuto trascurare un’eventualità così importante e nient’affatto improbabile? Il mio timore è, come sovente accade in Italia, che si debba attendere ancora molto, prima che la figura del vice amministratore possa essere introdotta nella legge”. Continua a leggere

Sull’equa indennità dell’amministratore di sostegno

di Davide Pizzi*

3687349715_a370a2d2b2_zSi ribadisce frequentemente durante i corsi di formazione che l’amministrazione di sostegno non è né una professione, né un lavoro, né un business. La legge 6/2004 che istituisce l’istituto, non accenna in nessun modo, ovvero, non menziona, l’esistenza di una forma di compenso/retribuzione, per chi svolge il compito di amministratore. Il comma 1 dell’art. 411 cod. civ.[1], dove trova applicazione l’amministrazione di sostegno, e l’art. 379 cod. civ. che prevede la disciplina in materia di tutela, stabiliscono che l’ufficio tutelare è gratuito. L’amministratore di sostegno presta quindi la sua opera gratuitamente? È possibile ottenere un riconoscimento in termini economici per tutta l’attività svolta a favore dell’amministrato? Continua a leggere