Avevo pensato che non avrei scritto nulla, avevo pensato che era meglio starsene zitti, lasciar correre i pensieri. Poi invece dei pensieri scorrono le immagini, le ultime che ho visto pochi minuti fa, a Piazza Pulita su La7. Noi non possiamo renderci conto esattamente di quello che sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo. Non lo possiamo capire fino in fondo, non lo viviamo sulla nostra pelle. Ma dovrebbe bastarci guardare la pelle di chi arriva: bruciata dal sole e dal sale, ferita, deprivata, ingiallita. Continua a leggere
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Rifugiati
di Diletta Cicoletti
C’è un gruppo di rifugiati in montagna, in una delle valli dell’Ossola, la Valle Vigezzo, in uno dei paesi “baciati dal sole” anche d’inverno, Craveggia, in una delle ex case di riposo rimaste a fare altro sul territorio. Continua a leggere
Io sto con la sposa
di Francesca Susani *
C’è un gruppo che festeggia di notte in una piazza deserta di Stoccolma, in Svezia…
C’è una sposa in mezzo a loro… Sembra festeggino un matrimonio.
Stanno festeggiando si, ma non un matrimonio, festeggiano la realizzazione di un altro sogno… Più grande… oserei dire più importante.
Sono un gruppo di profughi palestinesi e siriani che hanno appena passato l’ultima frontiera per raggiungere il paese che sanno essere il più disponibile ad accogliere rifugiati politici: la Svezia.
Ma non hanno pagato dei contrabbandieri per portarli fino a qui… hanno trovato degli amici, amici che hanno rischiato la prigione per poterli aiutare. Continua a leggere
Un porto a San Siro
di Moreno Castelli*
Molti sembrano materializzarsi dal nulla, con i colori scuri della loro pelle che si confonde nella sera di Milano. Egitto, Filippine, Senegal, Perù, Cina, Pakistan, Sri Lanka… Arrivano alla spicciolata, per poi entrare in punta di piedi, intirizziti ma sorridenti, nella nostra sede di via Abbiati a Milano, quartiere San Siro, dove questo rituale si ripete ormai da diciannove anni.
Noi siamo lì ad aspettarli, proviamo ad accoglierli, cercando di farli sentire meno a disagio, meno timidi, chissà, magari meno soli.
Sono i nostri ragazzi, le nostre donne, i nostri studenti di Alfabeti. Continua a leggere
Capodanno Australe
di Laura Susani*
Ho passato Capodanno in Patagonia. Ma questa volta non sono andata a visitare le bellissime riserve naturali che sono i regni di pinguini e leoni marini, o i parchi nazionali dove le spettacolari lingue di ghiaccio dello Hielo Continental Sur, il campo glaciale più esteso del mondo dopo l’Antartide e la Groelandia, si tuffano nelle gelide acque dei laghi andini.
Quest’anno ho voluto accompagnare la mia amica Guillermina di Buenos Aires nella sua annuale visita estiva alla cittadina patagonica che le ha dato i natali, e dove suo padre, Cesare, di famiglia Valdostana e nato in provincia di Cuneo nel 1900, era giunto nel 1928: Puerto Deseado nella Provincia di Santa Cruz. Continua a leggere