Archivi categoria: Esperienze

Bookcity Milano in due RSA: riflessioni sull’esperienza

Intervista a:

Jole Bevilaqua* e Cristina Sironi**

In occasione dell’evento milanese Bookcity, la redazione ha incontrato e intervistato due socie dell’associazione Curopoli ETS: Jole Bevilacqua e Cristina Sironi.  

 

L’evento Bookcity anche quest’anno è arrivato, puntuale e molto ricco, in tutta Milano, offrendo letture condivise e riflessioni in librerie e biblioteche, teatri e fondazioni, musei e palazzi ma anche in scuole, chiese, ospedali, carceri, case di accoglienza. Curopoli ha scelto di portarlo anche in luoghi tradizionalmente non considerati dai grandi eventi, facendo un’esperienza che si potrebbe definire “eccezionale”, proprio nel senso etimologico del termine, organizzando due eventi in due diverse RSA milanesi: in zona Lambrate e in zona Solari. Continua a leggere

Curare in Riva al Brembo

Riflessioni di un neurologo tra certezze e incertezze della medicina e della neurologia, tra cura della malattia e qualità della vita

di Giampietro Salvi*

Il giardino e le rive del Brembo sono il luogo che io rivisito spesso: lo stormire delle fronde, la brezza, e il gorgoglio delle acque hanno il potere di riconnettermi, con piacevoli sensazioni di benessere, con le certezze di base che, insieme alla formazione degli anni di studio ed esperienza clinica, fondano il mio mestiere. Il Brembo ha un potere rasserenante nei momenti di dubbio e incertezza, come il pedalare in solitaria ascoltando il ticchettio delle ruote e il salto della catena al cambio lungo i 40 km di ciclabile che lo costeggiano…

Leggere Coen “L’arte della probabilità, certezze e incertezze in Medicina” Raffaello Cortina Editore), in riva al Brembo ha avuto risonanze particolari (vedi anche gli articoli pubblicati in questa stesso spazio di Augusta Foni e Rita Montoli). Continua a leggere

Le dimensioni di una crisi

Pubblichiamo qui di seguito l’introduzione all’inserto speciale uscito sull’ultimo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie: “Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?” di Sergio Pasquinelli e Francesco Pozzoli dell’IRS.

Sulle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, l’Italia ha un problema.

Servono duemila nuovi assistenti sociali all’anno, per tenere il passo con i nuovi livelli essenziali che hanno stabilito la presenza di un assistente ogni cinquemila abitanti, e non ci sono. L’educativa scolastica attraversa una forte crisi, lo stesso vale per l’assistenza domiciliare e per le comunità per persone con disabilità e minori, dove turni e dinamiche interne non incentivano rispetto a più tranquilli e sicuri ambiti di lavoro. Basti pensare che le Mad (“Messe a disposizione”) – che consentono la stipula di contratti temporanei di supplenza nella scuola pubblica, anche in assenza di titoli di abilitazione all’insegnamento e, nei casi più fortunati, per periodi di tempo che vanno da ottobre a giugno – risultano ormai più attrattive dei contratti stessi degli educatori, ancor più precari e mal retribuiti. Continua a leggere

Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?

Prospettive Sociali e Sanitarie – 4, Autunno 2022

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie,  L’inserto monografico di questo ultimo fascicolo dell’anno è dedicato alle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, e alle problematiche che si trovano ad affrontare. Altri articoli su tematiche sociali e l’indice di fine anno completano il fascicolo.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

Presentiamo qui l’introduzione all’inserto firmata da Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli

È inoltre possibile scaricare qui l’indice di fine anno contenuto nel fascicolo.

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Via Baltea – Laboratori di Barriera

di Lisa Parola*

A Torino, nel quartiere di Barriera di Milano, c’è uno spazio meticcio, un luogo che accoglie tante e differenti attività.

Un po’ giardino pubblico, un po’ luogo di lavoro, un po’ spazio dove mangiare vegetariano e un po’ un cortile dove passare per caso e magari fermarsi tutto il pomeriggio: Via Baltea Laboratori di Barriera è un luogo così. Uno spazio al plurale dove trovare ‘situazioni’ per produrre cose, cultura e cittadinanza. Un community hub aperto nel 2014 in un’ex tipografia di 900 mq con una corte interna di 200 mq – riqualificato su iniziativa della Cooperativa Sumisura.

Uno strano agglomerato di laboratori, attività e progetti dedicati all’educazione informale. Un piccolo mondo alla rovescia che ospita anche musica, informazione, cibo e arte. Un luogo nel quale ci si può confondere, se non si è abituati a condividere, ma divertire se invece si è in cerca di un meticciato quotidiano. In via Baltea c’è chi fa il pane, chi mette musica alla radio, chi serve da mangiare, chi suona jazz, chi lavora il legno, chi insegna a fare cesti. E può capitare di incontrarsi nel cortile per un caffè o una birra. Continua a leggere