E’ uscito da pochi mesi, ed è stato subito un successo, il Quid Album “Costruiamo il nuovo Welfare. Esperienze di innovazione sociale nei territori” che raccoglie i contributi vincitori dell’omonimo Premio, nato con l’obiettivo di promuovere, riconoscere, valorizzare buone prassi che oggi, ai diversi livelli di lavoro nel welfare, coltivano e praticano, in campo istituzionale, organizzativo, operativo, professionale, idee e iniziative di cambiamento, sviluppo e miglioramento, nella logica della proposta di riforma dell’Istituto per la Ricerca Sociale. Continua a leggere
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A proposito di welfare sociale
di Sergio Pasquinelli *
Si intitola “Il welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive” il volume che Cristiano Gori ha scritto assieme a Valentina Ghetti, Giselda Rusmini e Rosemarie Tidoli (Carocci editore), uscito alcuni mesi fa.
E’ uno di quei libri che mettono voglia di discutere. Ha molti meriti: tratta finalmente il welfare italiano con uno sguardo critico e non didascalico; ne esplora le tendenze, le possibili evoluzioni in termini di “scenari”, le possibilità e i rischi che ha di fronte “un ragazzo che rischia di invecchiare precocemente”.
Il welfare sociale in Italia entra nel merito, disegna scenari di riforma, mappa i rischi della fase attuale e si sofferma su un punto delicato: l’allocazione delle risorse. Quanto dare a chi nei servizi e nelle politiche sociali? Quanto sostenere chi?
Un tema raramente reso esplicito, qui ripreso e approfondito con rigore, esplorato in termini di orientamenti diversi, e collegato con molti esempi all’alternativa tra promozione e protezione, usando il linguaggio del libro, e fra tradizione e innovazione. E’ più utile offrire aiuti leggeri a un’ampia platea di beneficiari, o è preferibile concentrarsi su gruppi circoscritti con aiuti più consistenti? Difficile dare una risposta univoca. Dipende dalla politica, dalle caratteristiche del bisogno, e da molti altri fattori. Continua a leggere
Costruire il welfare di domani: e il terzo settore?
Da prime reazioni al convegno ci siamo resi conto che sono state date per scontate alcune informazioni, potenzialmente cruciali per comprendere fino in fondo l’azione che IRS, CAPP e ARS stanno portando avanti. Emanuele Ranci Ortigosa, leader del progetto e direttore scientifico di Irs, fa alcune prime specifiche.
di Emanuele Ranci Ortigosa*
Irs è una cooperativa di ricercatori giunta al 40° anno di vita, totalmente indipendente, che si è sempre finanziata con il solo lavoro dei propri soci. Anche per questo per il convegno Costruiamo il Welfare di domani abbiamo chiesto una quota di iscrizione dovendo autofinanziare l’evento. A tale precisazione aggiungo qualche considerazione che forse non abbiamo abbastanza evidenziata nel convegno (alcune mie slide la propongono, vale la pena di approfondire). Continua a leggere