Come facilitare la cura della salute mentale per le persone con disabilità intellettiva
di Roberto Cerabolini *
“No Health Without Mental Health”[1]
Nel Regno Unito cresce la consapevolezza sull’importanza di facilitare l’accesso ai servizi per la salute mentale anche per le persone con disabilità intellettiva. Si è riconosciuto che vi sono disparità nel modo in cui sono prese in carico dai servizi sanitari e sociali. Queste persone e le loro famiglie hanno ancora grande difficoltà ad accedere ai servizi di salute mentale rispetto ad altri gruppi sociali.
Il sistema sanitario di quel Paese si è posto da tempo (Disability Discrimination Act, 1995) l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza dei diritti di accesso alle cure per tutti. Dal 2005, constatando la mancanza di professionisti esperti nell’operare con persone che hanno contemporaneamente una disabilità intellettiva e problemi di salute mentale, è stato introdotto in via prioritaria l’impegno di superare la tradizionale separazione tra i servizi psichiatrici e i servizi per la disabilità (Mental Capacity Act, 2005). Molte persone con difficoltà di apprendimento possono raggiungere una condizione di vita piena e gratificante, sperimentando benessere fisico, mentale e sociale. Tuttavia, vi sono prove che suggeriscono che ci sono ancora molte barriere per consentire loro il sostegno necessario per condurre una vita sana, soprattutto quando presentano diagnosi complesse. Gli individui con disabilità intellettiva risultano avere nel Regno Unito un’aspettativa di vita più breve della popolazione generale: una differenza di 13 anni per gli uomini e 20 per le donne. Esse presentano inoltre maggiori probabilità di sviluppare problemi di salute mentale.[2] Continua a leggere