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Costruiamo il welfare di domani: la riforma è pronta

Intervista ERO lug13Siamo il paese in Europa che dà più soldi ai cittadini, in cui il rapporto erogazioni monetarie vs erogazioni prestazioni e servizi è largamente favorevole alle prime, ma non ce ne accorgiamo minimamente. Potremmo avere dunque un sistema che riesce ad incidere sulla povertà? Sì potremmo, ma non ce l’abbiamo. Potremmo avere famiglie in grado di gestire la fase critica della  crisi economica? Sì certo, ma non succede. La distribuzione delle risorse è iniqua e inappropriata.

Il 25/7 Repubblica ha pubblicato un’intervista ad Emanuele Ranci, che, insieme a ricercatori di Irs e Capp, ha messo a punto un piano di ristrutturazione del sistema pubblico di welfare, a parità di risorse. L’obiettivo principale di questa proposta è rendere le misure previdenziali e assistenziali efficaci ed efficienti soprattutto nell’incidere sul fenomeno povertà, che ad oggi si abbatte solo del 20%. Siamo indietro rispetto a tutti i paesi europei, spendiamo le risorse pubbliche in modo inappropriato. Continua a leggere

Portobello: un “people supermarket” contro la crisi

di Marcella Sala*

portobello 4Ha appena aperto a Modena il primo “people supermarket”, l’emporio a cui potranno accedere le famiglie in difficoltà segnalate dai Servizi sociali del Comune. Portobello, così si chiama, ha inaugurato la sua attività lo scorso 28 giugno.

Un progetto concreto per dare sostegno alle famiglie in difficoltà economiche. All’apparenza si tratta di un normale supermercato, tuttavia sugli scaffali non compaiono prezzi, bensì un punteggio corrispondente a ciascun prodotto. Pasta, condimenti, biscotti, alimenti per bambini, pannolini possono così essere “acquistati” dalle famiglie attraverso punti caricati sul codice fiscale, assegnati in base alla composizione del nucleo familiare. Continua a leggere

Reddito minimo: togliere ai ricchi per dare ai poveri?

di Emanuele Ranci Ortigosa*

In Italia la spesa per l’assistenza sociale, per le misure erogate dall’Inps (54 miliardi) e per le funzioni svolte da Regioni e Comuni (8,5 miliardi), non si distribuisce fra la popolazione in modo da ridurre in misura significativa le sperequazioni di reddito, come ci si potrebbe aspettare da tale politica sociale. Dividendo la popolazione fra la metà delle famiglie più povere e la metà di quelle più ricche, il 63% della spesa va alle prime ma ben il 37% alle seconde. Considerando che molte delle famiglie più povere non ricevono alcun trasferimento e sono in situazioni di grave fragilità e criticità, credo naturale interrogarsi sulla equità di tale sistema. Continua a leggere

Povertà: un fenomeno in rapida ed estesa evoluzione

113514354-3e269016-1326-4ab2-a040-4d51628fecbdLa povertà cresce velocemente e l’impatto del fenomeno preoccupa tutti. Soprattutto espone i servizi territoriali al forte rischio di non riuscire a gestire la domanda. Non è implicato solo il welfare sociale o assistenziale, è coinvolto su più fronti il sistema pubblico: casa, lavoro, formazione, assistenza.

Daniela Mesini e Antonio Tosi hanno descritto questa situazione in modo molto chiaro. Continua a leggere

Progetti per ripensare la povertà e l’inclusione sociale

Riprendiamo altre esperienze dal progetto Innoserv, progetto sull’innovazione sociale di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa. In questi progetti si parla di povertà in ambiti differenti, ma pur sempre interessanti e considerati innovativi. Ci sembra che in questi video si raccontino, seppur brevemente, esperienze in grado di incidere positivamente sulla vita delle persone. E forse in grado di costituire delle buone pratiche diffondibili. Posto che sul tema dei Rom abbiamo molta esperienza in Italia (ma non è mai troppa) e che anche sull’inclusione attiva delle persone in difficoltà si cominciano a raccontare esperienze significative. Continua a leggere