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Primo Rapporto sul lavoro di cura in Lombardia

Sergio Pasquinelli *

ImmagineSono quattrocentomila gli anziani non autosufficienti in Lombardia. Chi si prende cura di loro? Su quali risorse le famiglie possono oggi contare? Di che cosa c’è più bisogno?

Questo Rapporto sociale mette al centro il lavoro di cura a favore degli anziani non autosufficienti in Lombardia. I cambiamenti che lo riguardano. I bisogni che esprime.

Questo rapporto, che verrà presentato giovedì prossimo a Milano, propone un viaggio. In un mondo che crediamo spesso di conoscere ma che in realtà conosciamo poco. Lo conosciamo in modo parziale, frammentario, per esperienza diretta o per sentito dire. Su questo mondo manca una visione di insieme, una conoscenza che unisca le molte tessere, uno sguardo che faccia sintesi.
Un’analisi costruita con la collaborazione preziosa di 15 partner afferenti al mondo della cooperazione sociale, dell’associazionismo, dei sindacati e degli enti locali. In cui si analizza a tutto tondo la realtà del lavoro di cura a favore degli anziani non autosufficienti, con uno sguardo ai cambiamenti in atto, le opportunità e le sfide, e con proposte riguardanti lo sviluppo della rete dei servizi.
Il Rapporto contiene due approfondimenti. Un’indagine su un vasto campione di famiglie lombarde con anziani non autosufficienti, in cui è stata esplorata la figura dei caregiver familiari: chi e quanti sono, come si organizzano, i loro bisogni, l’uso e l’interesse nei confronti dei servizi. E un’analisi degli interventi volti a qualificare il mercato privato della cura – le badanti – che ne evidenzia punti di forza e di debolezza, criticità e direzioni di crescita.

L’appuntamento è a Milano la mattina di giovedì 21 maggio.

Per iscrizioni:  www.prosp.it/presentazioneLC

Scarica la Locandina dal sito dell’Irs

* IRS e vicedirettore Prospettive Sociali e Sanitarie

“Ri-abilità”: un progetto di counseling in corsia

di Alessandra Doneda*

Ri-abilitàIl progetto “Ri-abilità” nasce dalla ricerca “Competenze e bisogni formativi nel sistema socio-sanitario pavese e lombardo. Criticità e nuove sfide” svolta nel 2011 dal Centro Servizi Formazione di Pavia, in collaborazione con Essepi Consulting finanziato da Regione Lombardia (ex dlgs 231 per gli enti formazione e lavoro). E’ stato sperimentato all’interno di due reparti dell’Istituto Santa Margherita di Pavia, dell’Azienda di Servizi alla persona.

Nello specifico il progetto voleva affrontare in modo innovativo ciò che è emerso nell’indagine come necessità urgente proprio dagli operatori intercettati: il bisogno di competenze di natura soft come l’ascolto, la comunicazione e l’umanizzazione delle cure, sia nel costruire buone relazioni con pazienti e famiglie, sia nel gestire relazioni con colleghi in un contesto professionale stressato da sofferenza e malattia. Continua a leggere

Ricomporre il sociale?

di Sergio Pasquinelli *

Ricomporre il sociale?

Stefania, vent’otto anni, non è riuscita a fare entrare il figlio al nido. Per tenere il suo lavoro da precaria ha bisogno della madre, che però abita lontano. Ha sentito due amiche che abitano in zona per vedere di trovare una baby sitter in comune, ma è un’impresa titanica far combaciare esigenze e orari.

Paolo, ottant’anni e non autosufficiente, riceve l’indennità di accompagnamento: 504 euro al mese che aiutano, ma certo non gli bastano, a pagare una badante. In più viene assistito per qualche ora alla settimana dal Comune. Ciascuno dei tre – Comune, badante e Commissione certificatrice dell’Asl –  opera uno all’insaputa dell’altro. Nessuna connessione.
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La compartecipazione al costo degli anziani non autosufficienti: quali prospettive?

Marco Arlotti*

Anziani_indicatori_vecchiaiaIn un articolo di prossima pubblicazione su “Prospettive sociali e sanitarie” saranno presentati i risultati di una ricerca svolta nelle Marche, sul tema dei regolamenti comunali per l’integrazione rette nel caso di ricovero residenziale di anziani non autosufficienti (Arlotti, 2013). In queste brevi note cercherò di sviluppare alcune considerazioni, su un piano più generale, a partire da alcuni dati emersi nella ricerca. Mi riferisco al tema dei “redditi esenti” ed, in particolare, a quello del coinvolgimento dei familiari dell’anziano non autosufficiente ai fini della compartecipazione. Continua a leggere

Costruiamo il welfare di domani: iniziato il conto alla rovescia

bannerCWD_220x250Qualche anticipazione in vista del convegno del 26 settembre: le linee fondamentali della riforma sono ormai condivise dai tecnici, dai ricercatori e anche dalla parte politica regionale. Occorre ora allargare il dibattito, coinvolgere sempre più attori per passare dalle parole ai fatti e fare pressioni affinchè si continui a sentire l’urgenza di un’azione concertata. Di fronte all’instabilità politica ci sentiamo forse un po’ amareggiati, ma occorre non perdere la bussola e continuare il percorso intrapreso. Continua a leggere