di Carmelo Guarino*
Nell’aprile 2016 il Consiglio Superiore di Sanità e il Ministero della Salute hanno pubblicato un documento dal titolo Le infezioni sessualmente trasmesse, in cui sottolineano la necessità di promuovere livelli crescenti di formazione, informazione e sensibilizzazione sull’argomento. In effetti, i dati epidemiologici, diffusi da organizzazioni come il WHO, i Centers for disease control and prevention di Atlanta (CDC) e lo European Center for Diseaes Control and Prevention (ECDC), proprio con riferimento all’epidemia da HIV/AIDS e alle infezioni sessualmente trasmissibili (STIs), dalla sifilide alla gonorrea fino alla clamidia, tracciano un quadro a tinte fosche, ulteriormente aggravato dalla diffusione di nuovi modelli comportamentali a elevato rischio di contagio, fondati su conoscenze approssimative e superficiali che si associano a una generale sottovalutazione del fenomeno, soprattutto tra i giovani. Continua a leggere