di Valentina Ghetti*
Metti un pomeriggio con famiglie affidatarie e con bambini e bambine in affido. Metti con loro anche i papà e le mamme naturali, metti infine insieme a tutte queste persone anche gli operatori, assistenti sociali, psicologi ed educatori, che accompagnano quotidianamente le loro storie di separazione, accoglienza e di sostegno. Metti che tutti loro siano spettatori di un’insolita scena . Quattro attori e un narratore che rappresentano, in diretta, attraverso sculture fluide, vignette e cori, racconti e frammenti di storie che provengono dal quel pubblico…chi vuole racconta, e loro rappresentano. Continua a leggere