Il ristorante ha aperto alla fine di settembre, si trova a Bollate, nel carcere tanto noto per aver innovato, sperimentato, provato una relazione diversa tra “dentro” e “fuori”.
L’arrivo
Si arriva un po’ a fatica, al carcere di Bollate, non ci sono tante indicazioni, forse una. Ma ci sono molte strade possibili che nel buio rischiano di diventare un labirinto anche per chi il luogo lo frequenta. Rischi di arrivare al carcere di Bollate sempre da strade diverse.
Il parcheggio è enorme, le macchine pochine. Sullo sfondo, appena oltre la strada, le macerie di Expo. Tutto spento. Niente code, niente di niente. Anche se sappiamo che useranno presto nuovamente quello spazio, visto così è una struttura fantasma. Dall’altro lato il carcere: due modi opposti di confrontarsi con la vita, fino a qualche mese fa così vicini e così lontani, oggi incredibilmente simili. Continua a leggere