di Diletta Cicoletti
Mi capita di pensare a come si debba sentire un assistente sociale o un educatore appena laureato oggi. Ma siccome questo pensiero rischia di essere totalmente sganciato dalla realtà (perché non sono giovane, non sono operatore sociale, non so cosa vuol dire esattamente laurearsi oggi in servizio sociale o in scienze dell’educazione) posso provare a capirlo ascoltando le voci di chi cerca, di chi vuole costruirsi una propria professionalità, di chi vuole provare a mettere a frutto le conoscenze acquisite nei corsi di studi e nelle esperienze di tirocinio e accrescere competenze. Magari insieme ad uno stipendio, ad un percorso in un’organizzazione, con la possibilità di essere accompagnato (ma non troppo) nelle future decisioni. Continua a leggere