di Alessandro Piovesanel *
Il mio contributo è sollecitato dall’editoriale del n. 1.2 di marzo di Prospettive Sociali e Sanitarie **. Uno spunto molto stimolante sul tema della coprogettazione e delle sue potenzialità e illusioni.
La critica principale, che condivido, è legata alla illusione che attraverso la co-progettazione possa essere compensata tout court la progressiva riduzione di risorse destinate al settore dei servizi sociali; che sia possibile insomma garantire lo stesso livello quantitativo e qualitativo dei servizi nonostante la contrazione delle disponibilità economiche dedicate.