Archivi tag: educatori professionali

Lavoro educativo e qualità, anche nei tempi del Covid-19

di Giovanni Garena*

Nella variegata gamma di interventi e servizi sociali messi in campo nelle diverse realtà del nostro Paese si è consolidata, a partire da prime sperimentazioni fin dagli anni ‘80 del secolo scorso, l’azione denominata educativa territoriale (E.T.). I servizi di E.T. si esprimono oggi come parte connettiva di prossimità, di lavoro con-per le reti di comunità, nell’accompagnamento e sostegno a minori, disabili, nuclei familiari in difficoltà. I luoghi di questa azione appartengono all’informale, alle dimensioni di vita nelle quali educatrici ed educatori entrano – in punta di piedi – proponendosi come mediatori e facilitatori di percorsi di aggregazione, di integrazione. Percorsi in cui si cammina in territori fisici e mentali nei quali l’atto educativo assume una geomorfologia sempre nuova e affronta sfide a volte anche molto complesse e impreviste. Continua a leggere

… Altro che disabilità

di Anna Santalena*, Elisa Daniotti**, Francesca Dotto***

Siamo educatrici, e sì, per noi l’inclusione sociale è un obiettivo fondamentale, per noi che abbiamo sempre incentivato l’apertura all’esterno, questo lockdown è stata una bella sfida.

Certo, inizialmente ci ha lasciate proprio di stucco, ma dopo un primo senso di disorientamento le nostre strutture non hanno perso di vista la loro mission: garantire il benessere e l’inclusione delle persone ospitate all’interno. Per farlo è servito un grande sforzo, quello di reinventarsi all’istante, perché a causa della minaccia del Coronavirus, da un giorno all’altro abitudini radicate sono venute meno. La quotidianità dei nostri ospiti, le piccole cose che per loro erano Vita, improvvisamente vengono sospese. Continua a leggere

Marzo 2020. Il privilegio e la responsabilità del “prendersi cura” nelle RSA

di Laura Sorge*

Ogni persona adulta o anziana è, per l’età, oggettiva testimonianza del grande “dono” della vita. Sovente capita di dimenticare che gli anziani di oggi sono stati i giovani di un tempo e i giovani di oggi saranno (forse) gli anziani di domani.

Uno dei più grandi misteri che non possiamo scegliere e prevedere è il “come” e se, invecchieremo. Ma di certo tutti noi, abbiamo nel profondo la speranza di poter essere “accompagnati” e sostenuti qualsiasi sia la nostra condizione. Perchè arriva un momento specifico nella vita in cui si assiste al “capovolgimento dei ruoli” e da genitori che sostengono, diventiamo “figli” da prendere per mano; e da figli diventiamo pilastri e sostegno per i nostri genitori e/o persone care. Continua a leggere

Seconda indagine nazionale sulla figura dell’Educatore professionale

di Francesco Crisafulli*

Associazione Nazionale Educatori Professionali www.anep.it

Associazione Nazionale Educatori Professionali
www.anep.it

A dieci anni dalla pubblicazione della prima indagine nazionale sulla figura dell’Educatore professionale l’ANEP (Associazione Nazionale Educatori Professionali), con un gruppo di suoi ricercatori, ha promosso una nuova ricerca con lo scopo di raccogliere dati tecnico-professionali utili all’elaborazione di profili prevalenti dell’EP italiano e verificare modifiche negli esiti complessivi dell’indagine precedente. Lo scopo secondario della ricerca è stato di verificare il grado di soddisfazione verso l’Associazione di rappresentanza e il consenso con le eventuali proposte d’integrazione, al modello di competenze denominato “Core Competence” dell’Educatore professionale. Continua a leggere

Considerazioni sull’appropriatezza dei progetti individualizzati nell’area della disabilità

di Walter Fossati*

pennarelli-1In Lombardia, una parte degli educatori professionali che operano nei C.D.D. e nelle R.S.D. non possiedono il titolo abilitante.

L’Assessore regionale alla Famiglia, solidarietà e volontariato, Maria Cristina Cantù, con una propria comunicazione, in data 20 dicembre 2013, ha risposto alla interrogazione n. 2106, sottoscritta dai consiglieri regionali Borghetti, Carra, Gaffuri e Valmaggi (Gruppo Consigliare del Partito Democratico).
L’oggetto dell’interrogazione riguarda le “Figure professionali da adibire ai Centri Diurni con Disabilità grave –C.D.D. e alle altre unità d’offerta dell’area sociosanitaria”.
Il punto centrale dell’interrogazione è un fatto assai dibattuto ed è rappresentato dall’Educatore professionale; nel vigente ordinamento universitario, ci sono due classi di laurea, con indirizzo diversificato.
La classe di laurea L/SNT/2  della sanità e la classe 19 ad indirizzo socio-culturale.
Per evidenziare la differenza fra le due classi di laurea è indicativa la diversa inclusione delle discipline sanitarie nei rispettivi piani di studio. Continua a leggere