Dalla crisi del campo familiare ai sistemi di cura per dipendenze, anoressie e distruttività
di Francesco Comelli*
Questo testo, rivolto a studenti universitari, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, riflette sul rapporto fra la crisi dei contenitori del soggetto e i suoi disagi psichici: la crisi del campo familiare e la sfiducia nelle ideologie hanno favorito una massificazione della persona che assume in toto gli stati mentali di massa, che allontanano il “negativo” o le esperienze soggettive, per identificarsi in inautentico tutto “positivo”. La rimozione del concetto di morte, grazie ad un’ipertrofia tecnoscientifica, lascia la persona incapace di sapere perché soffre o tuttalpiù la spinge a trovare “farmaci” da cui dipendere per difendersi dal dolore ritenuto inaffrontabile.