Archivi autore: Francesca Susani

Informazioni su Francesca Susani

Laureata in Scienze Politiche, collabora con l'IRS dal 1996, occupandosi della rivista Prospettive Sociali e Sanitarie, di cui è caporedattore. Come responsabile della rivista segue anche tutto ciò che la concerne, quindi la collana "i Quid", il sito, la versione digitale della rivista, il blog "Scambi di Prospettive". Fino al 2016 ha collaborato, inoltre, per gli aspetti più organizzativi, al Progetto Welforum, Rete per le politiche sociali delle Regioni, delle Province autonome e dei grandi Comuni. Dal 2017 è responsabile del coordinamento redazionale di Welforum.it - Osservatorio Nazionale delle Politiche Sociali, nuovo progetto nato dal precedente Welforum.

La Famiglia Belier

di Francesca Susani *

51040Weekend lungo al mare, nel piccolo cinema di paese, che più che un cinema sembra un salottino dove ritrovarsi con i compagni di spiaggia, danno “La Famiglia Belier“, che non ero riuscita ad andare a vedere in città.
Ci trascino tutta la famiglia, compresa mia madre e l’amico di mio figlio maggiore, in trasferta con noi. Tre generazioni quindi: gli adulti ne usciranno con gli occhi lucidi, i fanciulli forse con qualche pensiero in più su cui riflettere.

E’ un film sulla famiglia… Sulla fatica del distacco. Solo che la famiglia in questo caso è sordomuta: padre, madre e il fratello minore di Paula Belier, che sordomuta non è e che si arrabatta tra l’aiutare nell’azienda agricola di famiglia, fare da tramite con il mondo per i suoi genitori, e vivere la sua vita da adolescente, con i suoi studi, le sue amicizie, le sue passioni, i suoi amori.
Un tema classico, l’avevamo già trovato in Billy Elliot: insegnante di paese (questa volta di musica) scopre dote particolare in giovane allieva (questa volta la voce) e le propone di portarla lontano, a Parigi, lontano dalle sue mucche, dai suoi formaggi, dalla sua famiglia. Continua a leggere

Io sto con la sposa

di Francesca Susani *

IO_STO_CON_LA_SPOSA_poster_70x100_0C’è un gruppo che festeggia di notte in una piazza deserta di Stoccolma, in Svezia…

C’è una sposa in mezzo a loro… Sembra festeggino un matrimonio.

Stanno festeggiando si, ma non un matrimonio, festeggiano la realizzazione di un altro sogno… Più grande…  oserei dire più importante.

Sono un gruppo di profughi palestinesi e siriani che hanno appena passato l’ultima frontiera per raggiungere il paese che sanno essere il più disponibile ad accogliere rifugiati politici: la Svezia.
Ma non hanno pagato dei contrabbandieri per portarli fino a qui… hanno trovato degli amici, amici che hanno rischiato la prigione per poterli aiutare. Continua a leggere

Made in slums, alla Triennale di Milano

ImmagineSarà aperta fino all’8 dicembre la bella mostra che ho visitato qualche giorno fa alla Triennale di Milano: “Made in slums”

Curata da Fulvio Irace, la mostra presenta una serie di oggetti creati a Mathare, un agglomerato urbano situato a circa 5 km dal centro di Nairobi in Kenya. Con una popolazione di circa 500.000 abitanti è, per ordine di grandezza, la seconda baraccopoli di Nairobi. Continua a leggere

Giovani in mare

Il-SorgitoreL’autunno è arrivato, il freschino inizia a farsi sentire, ma noi non ci arrendiamo all’evidenza e vogliamo parlare ancora un po’ di progetti estivi.

Questa volta, grazie ad un incontro con Cristina Lombardi vi raccontiamo dell’Associazione Il Sorgitore e dei suoi progetti educativi in barca a vela, rivolti ad adolescenti di 15-20 anni che si trovano in difficoltà nella definizione del loro progetto di vita: non studiano, non lavorano, sono in conflitto con la società e hanno seri problemi relazionali. Continua a leggere

“Vado a scuola”

cover1000In tempi di tagli, di crisi, di leggi ad personam, di Imu e di Iva, di un paese che sembra non riuscire ad uscire dal pantano che si è creato…  fa un certo effetto andare al cinema con i propri figli, magari dopo qualche discussione, o una luna storta dovuta alla domenica piovosa e al tempo passato a fare compiti, e trovarsi davanti alla storia di 4 ragazzini che, a migliaia di chilometri di distanza, sono accumunati dal fatto che vivono in zone isolate del loro paese e lontane dalla loro scuola, ma anche dalla consapevolezza che l’istruzione sia per loro fondamentale. Continua a leggere