Il mio amico Giuseppe qualche mese fa ha pubblicato il suo nuovo libro ed è stata la mia prima lettura di queste vacanze estive.
Ammetto, avevo avuto la possibilità di averlo in mano in bozza, quando ancora il volume non aveva un editore sicuro, ma forse non era il momento giusto per me, forse il formato… Non avevo completato la lettura.
Ho volentieri ripreso in mano il libro autografato, con una bella copertina, e mi è piaciuto molto. Quando leggo gli scritti di Giuseppe mi chiedo sempre se mi piacciono perché conosco l’autore, so di chi o di cosa sta scrivendo, perché in fondo ho l’onore di conoscere un pochino il “dietro le quinte” del suo raccontare. Ma penso anche che se un editore ha scelto di pubblicarlo… Significa che ci ha visto qualcosa di più, qualcosa che può piacere anche ad altri lettori.
“Ricordati dei fiori” non è proprio una leggera lettura estiva. Sono riflessioni, pensieri sparsi dell’autore dopo la morte di suo padre. Eppure Giuseppe è leggero come sempre nella sua scrittura, nell’affrontare un tema così delicato e difficile da affrontare. Come dice lui, gli è forse più facile e di aiuto scriverne che parlarne. Dei suoi pensieri sparsi mi è piaciuto in particolare il suo riuscire a raccontare le visite al cimitero, un posto che diventa familiare, dove si può osservare e riflettere e anche sorridere su molte cose. Le visite al padre sembrano così diventare meno dolorose, il cimitero un luogo di quiete non necessariamente triste, il rapporto con la piccola figlia un senso alla vita che va avanti.
E, come scrive Emanuele Pettener nella sua presentazione, il libro “riesce a commuoverci e farci ridere al contempo, e soprattutto ci consola”.
Giuseppe Braga, Ricordati dei fiori, Priamo, Fontanelle di Conco (VI), 2015
*Istituto per la Ricerca Sociale
Giuseppe Braga presenterà il suo libro il 15 settembre alle 18.45 alla Libreria Il Mio LIbro, in via Sannio 18 a Milano.