Io Concilio: un progetto pilota sui Navigli a Milano

Immagine Soluzioni concrete alle difficoltà della conciliazione famiglia-lavoro possono nascere dal basso, sul territorio dai genitori che vivono sul territorio? È la scommessa del progetto “Io concilio” lanciato dall’Assessorato al Benessere, Qualità della Vita, sport e tempo libero del Comune di Milano nell’ambito del “Piano Territoriale per la Conciliazione dei Tempi Vita Lavoro sul territorio della Provincia di Milano”, e affidato sul territorio a Radiomamma.it, portale web dedicato alle famiglie di Milano con bambini 0-10 anni.
Carlotta Jesi, fondatrice di Radiomamma, e Giovanna Ranci, sua collaboratrice, hanno lavorato su un doppio binario: a livello cittadino, proponendo un questionario sul web e mappando i servizi innovativi in termine di conciliazione già presenti a Milano, e a livello di quartiere coinvolgendo le famiglie e le scuole della zona Navigli in maniera giocosa e colorata.

Perché la scelta è caduta proprio su questo quartiere?

Mi risponde Carlotta: “ne avevo proposti 2-3 all’Assessorato, ed è stato scelto questo anche per la sua caratteristica di quartiere molto ben delimitato, tutto ruota attorno allo scorrere dei Navigli”. L’area è quella compresa tra la Darsena, il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e la circonvallazione di Viale Cassala e Romolo. Uno spicchio caratterizzato da un mix sociale interessante, comprendendo gli abitanti delle case popolari dell’area di Via Gola, le famiglie appena arrivate nei nuovissimi condomini dell’area ex-Sieroterapico, e vecchi e nuovi inquilini delle case di ringhiera lungo i Navigli.

Dai bisogni alle soluzioni di conciliazione

La distribuzione dei questionari è il primo passo del progetto Io Concilio.
Nell’estate 2012 partono i focus group per avere una prima idea delle esigenze delle mamme del quartiere, selezionate tra le lavoratrici: attorno ad un simpatico aperitivo serale, i gruppi a turno coinvolti si ritrovano a raccontare quali sono le loro esigenze, quali le problematiche che vivono maggiormente e a rispondere a domande del tipo: “Se avessi una bacchetta magica, cosa faresti per riuscire a conciliare lavoro e famiglia”?
Poi a settembre i questionari, distribuiti a tappeto sulle 5 scuole del quartiere coinvolte nel progetto (i 2 nidi Argelati e Gola, le 2 scuole dell’Infanzia Alzaia Naviglio Grande e Crollalanza e la scuola Primaria di via Vigevano), e compilabili anche online sul sito di Radiomamma..
L’obiettivo è di raccogliere i bisogni specifici per conciliare lavoro e famiglia di chi abita sui Navigli… ma non solo… si cercano proposte e idee di conciliazione, mettendo in gioco anche se stessi: “Per non soccombere al tran tran quotidiano cosa saresti disposto a fare?”

La risposta è entusiasmante. I genitori hanno molte esigenze ma anche tante idee…

C’è chi vorrebbe poter usufruire di tariffe famiglia nelle fasce pomeridiane presso i tanti locali della zona, chi sogna orari di lavoro più flessibili e chi, ancora, si dice disposto a condividere una babysitter.
Un totem farcito di numeri e disegni è lo strumento scelto per raccontare alle famiglie del quartiere cosa è emerso dai questionari sulla conciliazione. Per raccontarlo “a domicilio”, e cioè presso i nidi, gli asili e le scuole dei bambini. All’entrata e all’uscita… così da intercettare i papà e le mamme senza appesantire ulteriormente le loro giornate già piene di impegni.
Tre i bisogni fondamentali emersi:

  • Il bisogno di aiuto, quindi la necessità di creare rete tra famiglie. E per fare questo è necessario creare occasioni di incontri per conoscersi tra famiglie e imparare a fidarsi gli uni degli altri.
  • Ridurre i tempi di spostamento casa-lavoro-scuola, favorendo l’uso della bicicletta con rastrelliere davanti a scuola e tratti di piste ciclabili che uniscono i nidi, le materne e le elementari del quartiere.
  • Spazi da vivere insieme, no cost, anche in inverno. Dove trovarli? Anche qui le proposte non mancano: si parla di biblioteche e spazi scolastici disponibili anche il pomeriggio.

Ma il progetto di Radiomamma non vuole solo raccogliere esigenze e idee… vuole mettere in pratica. È la seconda tappa di Io Concilio.
Nasce così la la “Road Map” di quartiere, una raccolta di 10 proposte concrete per un quartiere a misura di spostamenti con i bambini e, contemporaneamente, partono gli incontri per darsi una mano tra genitori con l’obiettivo di conoscersi, incrociare bisogni e disponibilità, costruirsi una rete di aiuti. All’asilo e al bar, si parla delle possibili soluzioni di quartiere per “far quadrare tutto”. Da questi incontri, nasce l’idea dello Spazio Conciliazione nelle scuole.

Milano: a scuola, genitori e figli, dopo le 16

Dentro alla scuola. Con i bambini. Nei pomeriggi invernali, dalle 16 alle 17.30. Per fare rete tra genitori. Questa la “formula” dello Spazio Conciliazione, gestito dalle mamme e dai papà aperti nei due nidi, nelle due scuole dell’infanzia e nella scuola primaria del quartiere Navigli.
Le mamme si ritrovano con i bambini in un luogo caldo e familiare, c’è la merenda e la possibilità di giocare con gli amici, e  le mamme possono conoscersi e iniziare a fare rete.
Ogni Spazio è dotato di un “kit conciliazione”: un quadernone giallo che raccoglie dritte e strumenti utili per le famiglie che vogliono darsi una mano. Come le “tabelline delegami” su cui segnare i giorni e gli orari in cui si è disposti ad aiutare gli altri genitori a prendere i bambini e quelli in cui invece si ha bisogno di aiuto. Tra le dritte, invece una raccolta di “problemi” incontrati dai genitori e delle soluzioni che hanno adottato per superarli.
E poi ci sono i cartelli dei bambini, che si sono messi subito al lavoro… preparando cartelli da appendere nelle varie scuole per segnalare lo Spazio Conciliazione.
E infine c’è il desiderio di allargare la rete, conoscere nuove famiglie, attraverso il tam tam tra i genitori, le mailing list delle scuole, e un ingresso più visibile con palloncini o lavoretti fatti dai bambini.
Più si è, meglio può funzionare questo Spazio dedicato alle famiglie e alle loro necessità di Conciliazione.

Progetto “Io concilio”
www.radiomamma.it/ioconcilio
mail: ioconcilio@radiomamma.it

 

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Informazioni su Francesca Susani

Laureata in Scienze Politiche, collabora con l'IRS dal 1996, occupandosi della rivista Prospettive Sociali e Sanitarie, di cui è caporedattore. Come responsabile della rivista segue anche tutto ciò che la concerne, quindi la collana "i Quid", il sito, la versione digitale della rivista, il blog "Scambi di Prospettive". Fino al 2016 ha collaborato, inoltre, per gli aspetti più organizzativi, al Progetto Welforum, Rete per le politiche sociali delle Regioni, delle Province autonome e dei grandi Comuni. Dal 2017 è responsabile del coordinamento redazionale di Welforum.it - Osservatorio Nazionale delle Politiche Sociali, nuovo progetto nato dal precedente Welforum.

2 pensieri su “Io Concilio: un progetto pilota sui Navigli a Milano

  1. Barbara

    Ciao,
    vivo a Milano da sempre e ho girato diversi quartieri. Da 3 anni vivo zona Navigli e per via dei bambini mi trovo a vivere una realtà di quartiere – che senza di loro probabilmente avrei vissuto meno. Sono contenta, mi piace. Milano è spesso dispersiva nelle relazioni e fare rete è sicuramente una modalità utile a tutti!

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  2. Cecilia Guidetti

    E’ vero, quanti sono i fattori che possono aiutare a mettere (e tenere) insieme tutti i pezzi tra lavoro e famiglia? Mobilità più facile e praticabile anche con i bambini, un mondo del lavoro attento e disponibile ad accettare, supportare e anche promuovere i cambiamenti dei propri lavoratori, una rete sociale forte che interviene nel momento del bisogno, e molti altri.
    Bella l’idea delle scuole aperte, si parte dalla radice, cominciando a favorire maggiore socialità e maggiori possibilità di scambi e supporti tra famiglie per fare in modo che questo si trasformi, col tempo, in uno strumento di vero aiuto per conciliare…ma questo presuppone che le persone un pò di tempo ce l’abbiano, almeno quello necessario a frequentare questi luoghi, a conoscere altri genitori, a riflettere insieme sui propri bisogni e a immaginare insieme soluzioni possibili.
    E per chi invece lavora a tempo pieno e questo tempo non ce l’ha?
    Quali strumenti,quali soluzioni, quali possibilità?
    Io ora come ora, se avessi una bacchetta magica, vorrei un telecomando che ferma il tempo di tutti tranne il mio, per poter fare tutto con calma mentre il mondo intorno a me si ferma. Proprio come è raccontato da Ivan Cotroneo nell’episodio Il tempo non torna più di Mamma imperfetta, nuova webfiction proposta da Corriere.it
    http://video.corriere.it/tempo-non-torna-piu-/a25d84ba-b7c5-11e2-b9c5-70879a266c65?mimp

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