I vincitori del premio “Costruiamo il Welfare di domani”

ImmagineCome è noto, PSS, con Irs e Capp, da alcuni anni si sta impegnando in un continuo (e secondo alcuni quasi “donchisciottesco”) lavoro di elaborazione e promozione di una riforma dell’attuale sistema di welfare.
La buona ragione per la quale insistiamo nel promuovere tale proposta è che siamo profondamente convinti che il nostro sistema di welfare si può oggi riformare e che proprio il difficile momento di crisi contiene elementi di fecondità che rendono possibile lo sviluppo di processi di cambiamento. È infatti proprio nei momenti di crisi che spesso si trovano le condizioni e le energie per produrre progressi, miglioramenti, riforme. (1)

I percorsi di riflessione ed elaborazione che negli ultimi anni abbiamo condotto a vari livelli (con studi, e convegni nazionali regionali e locali) ci hanno sempre più convinti che, soprattutto nell’attuale fase, l’assumere un’ottica e un impegno di riforma e di cambiamento è essenziale ad ogni livello, per non assistere passivamente ad una crisi e ad una regressione delle politiche e delle azioni sociali che conducano ad ulteriori disinvestimenti nel welfare. L’aggravarsi della crisi genera infatti una proliferazione di situazioni a rischio e, via via, di casi di bisogno conclamato, con crescente danno sociale e aumento dei costi per interventi riparativi.
Allo scopo di contrastare tali pericolose tendenze in atto, riteniamo che per dare rilevanza alle proposte di riforma e, allo stesso tempo, ridare senso ed energia al lavoro nel sociale, è infatti necessario assumere e perseguire concretamente scelte e criteri di cambiamento, di innovazione, “di riforma”, a tutti i livelli, nei quali si producono politiche e interventi sociali. Occorre impegnarsi a operare in tal senso dai livelli di governo nazionale e regionale, ai livelli di governo locale, al lavoro di progettazione che le organizzazioni pubbliche, del terzo settore e del volontariato svolgono.
Nella direzione di riforma a livello nazionale stiamo da tempo lavorando (vedi n. 8-10/13 di PSS) e anche i prossimi mesi ci vedranno impegnati in percorsi di ricerca e confronto.

Nella direzione locale, circa un anno fa avevamo proposto il Premio Cnoas, Irs e PSS per dare valore all’innovazione, denominato: “Costruiamo il welfare di domani nei territori”
Per partecipare era necessario inviare contributi che riportassero esperienze innovative di welfare territoriale nell’ottica dello sviluppo di un welfare “comunitario” secondo i criteri delineati nel bando.
L’intento è stato di far emergere e valorizzare, partendo da contributi degli attori sul campo, concrete buone scelte e buone pratiche di azione e di intervento, che permettessero di attivare fra i partecipanti e più ampiamente con i lettori, confronti, scambi, contaminazione di idee e punti di vista volti alla realizzazione e allo sviluppo ulteriore di nuovi progetti e interventi locali, sovralocali e professionali, significativi, utili, praticabili.
Oggi, a meno di un anno dal suo lancio, siamo arrivati alla fase conclusiva del Premio: dei 24 contributi arrivati entro i termini stabiliti ne sono stati scelti 10, che in maniera più completa, approfondita e chiara hanno risposto ai criteri di ammissione al bando.

Questi 10 articoli verranno pubblicati su PSS nei prossimi mesi e successivamente in un unico Quid in pdf. I primi tre articoli sono già stati pubblicati nel numero di gennaio di PSS.

Abbiamo letto di esperienze davvero interessanti, alcune piccole e giovani, altre più articolate e con analisi e valutazioni sugli esiti già evidenti o sulle positività prodotte.
Possiamo dire che una base comune a tutti i contributi, elemento trasversale sempre presente, è la constatazione della crisi, di un contesto sociale sfrangiato, con allarmanti previsioni su povertà e impoverimento progressivo. Rileviamo inoltre che le analisi di contesto sono preoccupanti a nord, a sud, al centro, nelle regioni e province autonome. Nelle piccole realtà territoriali (Casorate Sempione) come nella grande città (Napoli).
Come era previsto dal bando, ci siamo concentrati nella valutazione dei contributi dedicati a progetti e servizi concreti e già avviati, proprio per dare voce e rappresentare le tante esperienze che provano a rispondere alla crisi lavorando con le comunità, cercando di costruire o ri-costruire un contesto accogliente, partecipato, generativo, solidale.

I diversi contributi attraversano le aree di intervento che per tanto tempo hanno rappresentato e continuano a essere un riferimento per i servizi e gli operatori: infanzia, adolescenza, adulti in difficoltà, anziani, persone con disabilità e poi famiglie in difficoltà, madri sole con figli; ed in tali settori concentrano la propria energia su prevenzione, accompagnamento, sostegno.
Questa esperienza ci ha consentito di esercitarci a rileggere, attraverso i contributi, il nostro welfare, le sue evoluzioni piccole e grandi, annotando anche una certa distanza tra quanto poco è percepito e regolato a livello nazionale oggi rispetto al fermento che invece è messo in campo su alcuni territori.
L’intero percorso è stato pertanto molto soddisfacente perché riteniamo, pur in piccolo e grazie alla collaborazione con il Cnoas, di aver contribuito ad evitare derive e rassegnazioni e operato per mantenere viva la tensione progettuale e l’orientamento al miglioramento.

Il post è tratto dall’articolo di apertura del n.1/2015 di PSS: “Dare valore all’innovazione. I vincitori del premio “Costruiamo il welfare di domani nei territori”, di D. Cicoletti, U. De Ambrogio, F. Susani

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