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Il Welfare del futuro – Il nuovo inserto di Prospettive Sociali e Sanitarie

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie. L’inserto monografico di questo primo fascicolo dell’anno, a cura di Nicola Basile e Giuseppe Imbrogno, è dedicato al tema del welfare del futuro. Come sempre, non mancano altri articoli su tematiche sociali e numerose segnalazioni di nuovi libri.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

 

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276

La Pasqua del volontariato

di Andrea Pancaldi

È ormai da molti anni, si può dire dall’inizio degli anni ‘90, dopo la caduta del muro di Berlino, la crisi delle forme tradizionali della rappresentanza, partiti e sindacati, e l’appello alla società civile, generoso da alcune parti, rivelatosi al di la delle intenzioni strumentale e cooptativo nella maggior parte dei casi, che il “volontariato” si trova dentro a dinamiche di trasformazione, identitarie, di senso e organizzative molto complesse.

L’appello al pre-politico prima e il sorgere quasi contemporaneo del dibattito sul terzo settore poi, oltre ad un cambiamento del lessico, hanno innescato una fase che ben descrivono le parole che prendo a prestito da Giuseppe Cotturri ed Aldo Bonomi: una “transizione lunga” e una realtà “sospesa tra non più e non ancora”. (1) Continua a leggere

Via Baltea – Laboratori di Barriera

di Lisa Parola*

A Torino, nel quartiere di Barriera di Milano, c’è uno spazio meticcio, un luogo che accoglie tante e differenti attività.

Un po’ giardino pubblico, un po’ luogo di lavoro, un po’ spazio dove mangiare vegetariano e un po’ un cortile dove passare per caso e magari fermarsi tutto il pomeriggio: Via Baltea Laboratori di Barriera è un luogo così. Uno spazio al plurale dove trovare ‘situazioni’ per produrre cose, cultura e cittadinanza. Un community hub aperto nel 2014 in un’ex tipografia di 900 mq con una corte interna di 200 mq – riqualificato su iniziativa della Cooperativa Sumisura.

Uno strano agglomerato di laboratori, attività e progetti dedicati all’educazione informale. Un piccolo mondo alla rovescia che ospita anche musica, informazione, cibo e arte. Un luogo nel quale ci si può confondere, se non si è abituati a condividere, ma divertire se invece si è in cerca di un meticciato quotidiano. In via Baltea c’è chi fa il pane, chi mette musica alla radio, chi serve da mangiare, chi suona jazz, chi lavora il legno, chi insegna a fare cesti. E può capitare di incontrarsi nel cortile per un caffè o una birra. Continua a leggere

Animazione a distanza per persone con disabilità durante la pandemia di Covid-19

di Silvia Casaroli* e Paolo Pantrini**

Premessa

Trascorso un anno dall’inizio del primo lockdown è utile avviare una riflessione sui cambiamenti innestati all’interno dei servizi alla persona, ponendo in rilievo gli elementi essenziali e i fattori che hanno favorito la resilienza, oltre che i fattori di crisi. Il presente contributo si propone di descrivere la trasformazione della rete di servizi dell’associazione As.So.Fa analizzandone gli sviluppi ed evidenziando gli aspetti che possono essere di interesse per la comunità professionale e le realtà analoghe. Continua a leggere

Un assaggio di Africa

di Francesca Pepè*

La partenza

Della “mia” Africa mi restano bellissimi ricordi che vale la pena condividere, un po’ per far vivere attraverso le parole quella che è stata la mia esperienza, ma soprattutto per cercare di mostrare questo Paese così come è veramente, nel tentativo di scardinare quei pregiudizi che spesso mettono paura.

Durante i miei studi universitari mi sono spesso imbattuta nella lettura di articoli e progetti di cooperazione internazionale; quest’anno ho deciso che non mi bastava più imparare dalla mia scrivania, ma che fosse arrivato il momento di vedere la concreta realizzazione delle strategie di sviluppo e intervento. E così, con le dovute ansie e le innumerevoli paure, sono partita come volontaria per il Senegal. L’associazione che ho scelto si chiama Terre e Libertà, un progetto di volontariato internazionale che offre la possibilità di vivere un’esperienza di formazione sul conflitto, sullo sviluppo e sulla cooperazione internazionale.

Il mio gruppo era formato da cinque persone e, nonostante avessimo background diversi, eravamo profondamente uniti da un fine comune: scoprire, donare e donarsi. Continua a leggere