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Il Welfare del futuro – Il nuovo inserto di Prospettive Sociali e Sanitarie

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie. L’inserto monografico di questo primo fascicolo dell’anno, a cura di Nicola Basile e Giuseppe Imbrogno, è dedicato al tema del welfare del futuro. Come sempre, non mancano altri articoli su tematiche sociali e numerose segnalazioni di nuovi libri.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

 

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276

Le Fattorie Sociali come possibile risorsa sociosanitaria

“La natura è un tempio in cui viventi
colonne lasciano talvolta sfuggire
confuse parole; l’uomo vi passa,
attraverso foreste di simboli,
che lo guardano con sguardi
familiari.

Simili a lunghi echi,
che di lontano si confondano
in una tenebrosa e profonda unità
– vasta come la notte e la luce –
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Profumi freschi come carni di bimbi,
dolci come il suono dell’oboe,
verdi come praterie.
Ed altri corrotti, ricchi e trionfanti,
vasti come le cose infinite:
l’ambra, il muschio, il benzoino
e l’incenso, che cantano
i rapimenti dello spirito e dei sensi”.

Corrispondenze, 1857, da “I fiori del male” di Charles Baudelaire

di Giorgia Casali*, Veronica Censi**, Maurizio Marceca***

L’Agricoltura Sociale (AS), nasce ufficialmente nel Nord-Europa, per poi diffondersi rapidamente e con modalità creative in tutto il mondo.

In Italia, l’idea di AS ha iniziato a farsi strada dalla fine degli anni ’90, con esperienze spontanee e informali già negli anni ’70, ma fuori da qualsiasi quadro normativo e riconoscimento formale.

Progressivamente fino ad oggi, non solo le realtà sono aumentate esponenzialmente, aggirandosi attualmente intorno alle 3.000 unità su tutto il territorio nazionale [Brioschi, 2016], ma anche le istituzioni centrali si sono interessate al tema, giungendo alla recente approvazione della Legge 18 agosto 2015 n. 141: ‘Disposizioni in materia di agricoltura sociale’ che introduce una nuova definizione di AS e ne individua le finalità, istituendo anche l’Osservatorio sull’AS (Oas) proprio per monitorare e studiare il fenomeno, mapparlo e valutarlo al fine anche di individuare le best practice italiane che siano esempio e guide (o esempio o linee guida) ad ulteriori progetti, senza limitare la creatività operativa a livello locale. Continua a leggere

Le partnership interne al terzo settore nelle coprogettazioni: fra matrimoni d’amore e di interesse

9788874667529di Ugo De Ambrogio*

Come è noto, l’idea della coprogettazione prende piede in tempi recenti perché sia gli enti locali sia i soggetti del privato sociale si trovano oggi ad agire in una cornice che supera il tradizionale rapporto committente fornitore che aveva caratterizzato la loro relazione fino a qualche tempo fa. Dunque la coprogettazione rappresenta nella sua ispirazione teorica, una forma di collaborazione tra P.A. e soggetti del terzo settore per la realizzazione di attività e interventi in base al principio di sussidiarietà e fonda la sua funzione sui principi di trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale.

Nelle esperienze che abbiamo fino ad oggi incontrato nel nostro lavoro di consulenti e facilitatori di processi progettuali vi è però un passaggio metodologico cruciale che spesso è trascurato e trattato frettolosamente e invece se non accuratamente considerato rischia di minacciare le possibilità di successo delle coprogettazioni. Infatti, prima di prevedere l’instaurarsi di un partenariato fra pubblico e terzo settore, la diffusione dello strumento della coprogettazione stimola fortemente il terzo settore a mettersi assieme, per cercare forme di competenza complementari e di rappresentanza territoriale che siano frutto di aggregazioni funzionali ad essere ammessi alla coprogettazione. Continua a leggere

Partecipazione tra sociale ed ecosostenibile. Orizzonti corti e orizzonti c-orti.

di Andrea Pancaldi*

babeleSmart cities, orti urbani, beni comuni, social street, sharing economy, riuso, riciclo, baratto, cittadinanza attiva, e-democracy, secondo welfare, wiki government…circular economy.

Che sia proprio vero che ne uccide più la lingua che la spada?

Negli anni ’90 post muro di Berlino, la crisi di rappresentanza di partiti e sindacati portò all’esplosione del fenomeno del volontariato, prima, e del terzo settore poi, con relativo corollario di un nuovo vocabolario (non profit, finanza etica, impresa sociale, a riprova di una via italiana sostanzialmente economica al terzo settore), dentro ad una idea di società civile come collante che permetteva alla società di resistere e ri-esistere. Ora, nell’era del compimento della dissoluzione delle rappresentanze, in particolar modo il venir meno della rappresentanza data dal lavoro e dalla appartenenza politica e dei relativi luoghi, un nuovo vocabolario si affaccia all’orizzonte, intrecciandosi, sovrapponendosi, sostituendosi, confrontandosi, scontrandosi con quello/i precedenti. Continua a leggere

Cronaca di un #Welforum non qualunque

di Benedetta Angiari* e Diletta Cicoletti**

Cos’è Welforum

welforum_logoE’ una proposta di Prospettive Sociali e Sanitarie volta a supportare l’azione delle Regioni e delle Province autonome italiane in materia di politiche e servizi sociali e sociosanitari. Si tratta di un forum rivolto a dirigenti e funzionari di tutte le Regioni e le Province autonome che gestiscono ruoli di alta responsabilità su questi temi. L’iniziativa intende aiutare dirigenti e funzionari di Regioni e Province autonome nello svolgimento del proprio ruolo di proposta tecnica, di istruttoria e di concorso alle scelte istituzionali, di gestione operativa delle iniziative e azioni conseguenti.

Il forum si propone come un’occasione a disposizione dei dirigenti regionali per riflettere sulle diverse tematiche per costruire e confrontare strategie di trattamento dei più gravi e pressanti problemi sociali. Leggi qui gli obiettivi di Welforum.

Verso una nuova strategia di relazione tra enti pubblici ed enti del privato sociale

La crisi economica, il suo impatto sociale e le iniziative istituzionali in atto offrono opportunità per riconfigurare gli attori e per recuperare e rigenerare le relazioni tra enti pubblici e organizzazioni non profit nel campo delle politiche sociali. Il XV seminario di Welforum è dunque dedicato ad approfondire l’evoluzione della relazione tra pubblico e privato sociale, inquadrando questa relazione nel sistema più complessivo di governance già configurato dalla L. 328/00. Oggi Regioni e Comuni stanno sperimentando e avviando nuove forme di collaborazione nonostante le fasi concitate che la crisi impone. Continua a leggere