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La Scrittura Terapeutica

di Sonia Scarpante*

Ho imparato in questi anni, attraverso la scrittura, ad affrontare me stessa. La scrittura mi ha salvata, come uso dire durante i Convegni in cui sono invitata ad intervenire come testimone e docente di corsi di scrittura terapeutica.

Perché parlo di Scrittura terapeutica? Quali motivazioni mi spingono a farlo?

Parlo di scrittura terapeutica perché il mio inizio di vita nuova parte proprio dalla mia autobiografia, scritta venti anni fa,  Lettere ad un interlocutore reale. Il mio senso, attraverso cui ho imparato molte cose della vita. Che cosa mi ha insegnato quel viaggio autobiografico? Che la scrittura è veramente un mezzo potente, un aiuto fondamentale per chi è alla ricerca di un miglior equilibrio interiore. Continua a leggere

Terapie Imperfette. Disagio psico-sociale e interdisciplinarietà

di Roberto Mazza*

immagineNessuno oggi può più separare genetica ed esperienza, psicopatologia e ambiente, tappe evolutive e prime esperienze di vita e condizioni familiari, perfino le classi sociali ritornano ad essere inserite a pieno titolo nella riflessione sulle cause del disagio psicosociale. Le storie e le esperienze dei nostri utenti e delle famiglie “multiproblema” all’interno dei servizi pubblici ce lo mostrano quotidianamente. Se questo è vero, tale visione “complessa” non può non applicarsi anche ai processi di “cura” e facilitare 
lo sviluppo di una dimensione sempre più multidisciplinare (riguardante l’intervento terapeutico, educativo, preventivo e socioassistenziale) in grado di contemplare e contemperare molte variabili, cosicché gli operatori possano condividere le ipotesi sulla genesi bio-psico-sociale della sofferenza e costruire un’alleanza capace di soddisfare alcuni dei criteri predittivi più importanti per l’efficacia dell’intervento: la costruzione di una relazione significativa tra gruppo curante e utente, l’accordo sulle possibili concause, la condivisione del trattamento e quindi la fiducia nell’efficacia di un processo terapeutico che sia insieme clinico, psicosociale e riabilitativo.

La dimensione del lavoro di gruppo nei servizi rende questo processo più produttivo, ma nello stesso tempo più impegnativo e critico, essendo anch’esso influenzato da dinamiche interne (sistemi di credenze, valori, emozioni) ed esterne (i modelli teorici, le linee istituzionali, le ideologie) che dovranno in qualche modo essere fatte interagire. Continua a leggere