Archivi tag: servizi sociosanitari

La psicoterapia nel tempo della crisi: alla ricerca di prospettive d’intervento

di Roberto Cerabolini*

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Viviamo in un tempo di rapidi mutamenti del contesto socioculturale, che si ripercuotono sensibilmente nel modo in cui le persone si relazionano e nelle rappresentazioni che sviluppano. Possiamo comunicare con molteplici canali e mantenere contatti permanenti con un gran numero di persone, anche lontane; ma ciò non sembra generare una effettiva maggior capacità comunicativa. Da un lato riceviamo una quantità di stimoli che ci portano a conoscere fenomeni di cui non facciamo esperienza diretta, dall’altra, contemporaneamente, corriamo il rischio di veder ristretti ai minimi termini gli spazi e i tempi per riflettere su ciò che siamo e sulle esperienze che realizziamo. Continua a leggere

Considerazioni sull’appropriatezza dei progetti individualizzati nell’area della disabilità

di Walter Fossati*

pennarelli-1In Lombardia, una parte degli educatori professionali che operano nei C.D.D. e nelle R.S.D. non possiedono il titolo abilitante.

L’Assessore regionale alla Famiglia, solidarietà e volontariato, Maria Cristina Cantù, con una propria comunicazione, in data 20 dicembre 2013, ha risposto alla interrogazione n. 2106, sottoscritta dai consiglieri regionali Borghetti, Carra, Gaffuri e Valmaggi (Gruppo Consigliare del Partito Democratico).
L’oggetto dell’interrogazione riguarda le “Figure professionali da adibire ai Centri Diurni con Disabilità grave –C.D.D. e alle altre unità d’offerta dell’area sociosanitaria”.
Il punto centrale dell’interrogazione è un fatto assai dibattuto ed è rappresentato dall’Educatore professionale; nel vigente ordinamento universitario, ci sono due classi di laurea, con indirizzo diversificato.
La classe di laurea L/SNT/2  della sanità e la classe 19 ad indirizzo socio-culturale.
Per evidenziare la differenza fra le due classi di laurea è indicativa la diversa inclusione delle discipline sanitarie nei rispettivi piani di studio. Continua a leggere

“Ri-abilità”: un progetto di counseling in corsia

di Alessandra Doneda*

Ri-abilitàIl progetto “Ri-abilità” nasce dalla ricerca “Competenze e bisogni formativi nel sistema socio-sanitario pavese e lombardo. Criticità e nuove sfide” svolta nel 2011 dal Centro Servizi Formazione di Pavia, in collaborazione con Essepi Consulting finanziato da Regione Lombardia (ex dlgs 231 per gli enti formazione e lavoro). E’ stato sperimentato all’interno di due reparti dell’Istituto Santa Margherita di Pavia, dell’Azienda di Servizi alla persona.

Nello specifico il progetto voleva affrontare in modo innovativo ciò che è emerso nell’indagine come necessità urgente proprio dagli operatori intercettati: il bisogno di competenze di natura soft come l’ascolto, la comunicazione e l’umanizzazione delle cure, sia nel costruire buone relazioni con pazienti e famiglie, sia nel gestire relazioni con colleghi in un contesto professionale stressato da sofferenza e malattia. Continua a leggere

Le mutiliazioni genitali femminili

di Ilaria Simonelli*

Quid-11Una delle problematiche più critiche emerse nei contesti occidentali conseguenti ai processi migratori è senza dubbio quella delle Mutilazioni Genitali Femminili, in quanto costituiscono un punto di incrocio tra il ruolo della tradizione culturale delle comunità che le praticano e il rispetto dei diritti umani in tema di protezione dei minori e delle donne da ogni forma di violenza. Continua a leggere

I percorsi assistenziali per anziani non autosufficienti: ancora labirinti senza filo d’Arianna?

di Leonardo Catena*

Senza titoloIn un articolo pubblicato sul n.12/2013 di “Prospettive sociali e sanitarie” sono stati presentati i risultati di una ricerca svolta nelle Marche sul tema dei percorsi assistenziali sociosanitari per gli anziani non autosufficienti (Catena, 2013). In questo spazio cercherò di presentare sinteticamente alcune considerazioni a partire dai principali risultati emersi nella ricerca. L’interrogativo che ci si è posti è quello di verificare se l’attivazione dei percorsi assistenziali avvenga in maniera uniforme per situazioni analoghe di bisogno e sia orientata ai migliori esiti per gli utenti presi in carico, evitando di perdersi nei labirinti del sistema. Continua a leggere