Archivi tag: servizi pubblici

Terapie Imperfette. Disagio psico-sociale e interdisciplinarietà

di Roberto Mazza*

immagineNessuno oggi può più separare genetica ed esperienza, psicopatologia e ambiente, tappe evolutive e prime esperienze di vita e condizioni familiari, perfino le classi sociali ritornano ad essere inserite a pieno titolo nella riflessione sulle cause del disagio psicosociale. Le storie e le esperienze dei nostri utenti e delle famiglie “multiproblema” all’interno dei servizi pubblici ce lo mostrano quotidianamente. Se questo è vero, tale visione “complessa” non può non applicarsi anche ai processi di “cura” e facilitare 
lo sviluppo di una dimensione sempre più multidisciplinare (riguardante l’intervento terapeutico, educativo, preventivo e socioassistenziale) in grado di contemplare e contemperare molte variabili, cosicché gli operatori possano condividere le ipotesi sulla genesi bio-psico-sociale della sofferenza e costruire un’alleanza capace di soddisfare alcuni dei criteri predittivi più importanti per l’efficacia dell’intervento: la costruzione di una relazione significativa tra gruppo curante e utente, l’accordo sulle possibili concause, la condivisione del trattamento e quindi la fiducia nell’efficacia di un processo terapeutico che sia insieme clinico, psicosociale e riabilitativo.

La dimensione del lavoro di gruppo nei servizi rende questo processo più produttivo, ma nello stesso tempo più impegnativo e critico, essendo anch’esso influenzato da dinamiche interne (sistemi di credenze, valori, emozioni) ed esterne (i modelli teorici, le linee istituzionali, le ideologie) che dovranno in qualche modo essere fatte interagire. Continua a leggere

Ricomporre il sociale?

di Sergio Pasquinelli *

Ricomporre il sociale?

Stefania, vent’otto anni, non è riuscita a fare entrare il figlio al nido. Per tenere il suo lavoro da precaria ha bisogno della madre, che però abita lontano. Ha sentito due amiche che abitano in zona per vedere di trovare una baby sitter in comune, ma è un’impresa titanica far combaciare esigenze e orari.

Paolo, ottant’anni e non autosufficiente, riceve l’indennità di accompagnamento: 504 euro al mese che aiutano, ma certo non gli bastano, a pagare una badante. In più viene assistito per qualche ora alla settimana dal Comune. Ciascuno dei tre – Comune, badante e Commissione certificatrice dell’Asl –  opera uno all’insaputa dell’altro. Nessuna connessione.
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Giornata mondiale del servizio sociale 2014: le soluzioni del servizio sociale alla crisi economica e sociale

2014-03-06_165018Il 18 marzo (domani) sarà la giornata mondiale del servizio sociale.

Il tema di quest’anno si basa sulle celebrazioni del 2013 e presenta le soluzioni del servizio sociale alla crisi economica e sociale.
Per la campagna è stato disegnato un poster in cui sono sono raffigurate cinque magliette. Ognuna di esse  indica una soluzioni proposta dal servizio sociale alla crisi. Le magliette sono usate nelle campagne di tutto il mondo. Continua a leggere

L’operatore sociale smarrito, nell’epoca delle grandi “crisi”

Il tempo dell’impegno, il tempo della consapevolezza e quello dell’attesa

di Alessandro Bono*

SCALATAQual è lo stato d’animo attuale di chi da molto tempo, da più di vent’anni, svolge una professione sociosanitaria con grande passione? Cosa pensa tutte le mattine nel tragitto casa – lavoro e tutte le sere rientrando dopo una lunga giornata? Continua a leggere

“Cambia il mondo ma noi no…”

di Pierluigi Emesti*

DSC_0390_Iván_Melenchón_Serrano_MorgueFilePrendo a prestito la strofa di una canzone per sottolineare come sia difficile affrontare un cambiamento nella nostra vita; essere sempre uguali a sé stessi a volte è un pregio, ma nella maggior parte delle occasioni ci prende la mano e da esempio di coerenza e fedeltà diventa una sorta di gabbia mentale. Continua a leggere