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Pessimo servizio ai temi sociali da parte della TV

di Andrea Pancaldi*

Tra cinema (Harold e Maude), televisione (Giovanna, la nonna del Corsaro nero alla TV dei ragazzi negli anni ‘60) e fumetti (nonna Abelarda) il personaggio della vecchietta arzilla, magari col Winchester in mano a tenere a bada i prepotenti dei film western, è sempre esistito. Per certi versi è riapparso nei giorni scorsi sulle TV nostrane.

Ha fatto ovviamente notizia la “fuga” da una RSA di una anziana ed arzilla signora che, stando alle cronache, non potendone più della vita in quella struttura e volendo la sua libertà, se n’è fuggita al mare in treno col suo deambulatore, andando alla ricerca dell’albergo dove trascorreva le vacanze estive da ragazza, che ora non esiste più, e trovando accoglienza, anche gastronomica, presso la locale parrocchia. Il caso e i suoi ingredienti (prigione/evasione, deambulatore/treno, minestrina/succulenta cena, genitore che si ribella ai figli e non viceversa…) non può che evocare simpatia e soccorrere in parte le paure, alcune inevitabili, altre che dipendono da elementi del  contesto:  vecchiaia, non autosufficienza, strutture anonime dove l’organizzazione prende il sopravvento sulle relazioni, eventuali rapporti famigliari deteriorati o comunque complicati e relative solitudini. Continua a leggere

Digitalizzazione, ricerca e sviluppo per le imprese sociali

Prospettive Sociali e Sanitarie – 1, inverno 2023

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie. L’inserto monografico di questo primo fascicolo dell’anno, a cura di Massimo Campedelli, è dedicato alla digitalizzazione e a cosa questa comporta nelle prospettive di lavoro in ambito sociosanitario. Come sempre, non mancano altri articoli su tematiche sociali e numerose segnalazioni di libri e attività che possano interessare i nostri lettori.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Bookcity Milano in due RSA: riflessioni sull’esperienza

Intervista a:

Jole Bevilaqua* e Cristina Sironi**

In occasione dell’evento milanese Bookcity, la redazione ha incontrato e intervistato due socie dell’associazione Curopoli ETS: Jole Bevilacqua e Cristina Sironi.  

 

L’evento Bookcity anche quest’anno è arrivato, puntuale e molto ricco, in tutta Milano, offrendo letture condivise e riflessioni in librerie e biblioteche, teatri e fondazioni, musei e palazzi ma anche in scuole, chiese, ospedali, carceri, case di accoglienza. Curopoli ha scelto di portarlo anche in luoghi tradizionalmente non considerati dai grandi eventi, facendo un’esperienza che si potrebbe definire “eccezionale”, proprio nel senso etimologico del termine, organizzando due eventi in due diverse RSA milanesi: in zona Lambrate e in zona Solari. Continua a leggere

Bisognerebbe avvisarli

Jole Bevilacqua,  Bisognerebbe avvisarli, Morellini Editore, Milano, 2022

Una recensione di Cristina Sironi*

Di storie che riguardano rapporti tra madri e figlie ne ho lette non poche. In particolare, anche per questioni professionali, mi interessano quelle dove la progressiva perdita di memoria e di identità delle prime scombina le vite delle seconde, esigendo da esse uno sguardo introspettivo e indagatore per fronteggiare la nuova realtà. Sono infatti convinta che le storie abbiano il merito di saper raccontare la vita e le vicende umane molto meglio dei trattati, perciò non abbandono la mia ricerca e vi propongo questa, di Jole Bevilacqua, un’insegnante di pedagogia speciale con una bella sensibilità. Continua a leggere

Una boccata di aria fresca

di Barbara Fantoni*

Ogni volta che uscivo dalla casa di riposo pensavo che non ce l’avrei mai fatta…era come camminare in una bolla e sentirmi da una parte orgogliosa di essere riuscita anche stavolta a creare quel labile legame tra me e lui e dall’altra essere schiacciata da un macigno pesante.

Già, in ogni visita sempre prepotente e presente la contraddizione: la certezza di essere sulla buona strada e di fare il suo e il nostro bene e poi il senso di colpa per averlo lasciato pressoché inerme in mani altrui, il dubbio che forse, con un po’ più di coraggio e un po’ più di sacrificio avremmo potuto tenerlo a casa con noi. Continua a leggere