Archivi tag: aiuto psicologico

Un libro necessario

di Cristiana Pessina*

 

“Vecchi dubbi, nuove certezze” è l’eloquente sottotitolo del libro “Ricordi traumatici”, curato da Marinella Malacrea per FrancoAngeli (Milano, 2021) nella collana promossa dal CISMAI (Coordinamento Italiano contro il Maltrattamento e Abuso all’Infanzia), al quale sono devoluti i diritti d’autore.

Vecchi dubbi allude al dibattito sui falsi ricordi, dibattito datato, ormai scomparso dalla produzione scientifica e superato alla luce delle nuove certezze che provengono dagli studi delle neuroscienze. Continua a leggere

Il lutto soffocato dal Coronavirus. Cosa fare?

di Nicola Ferrari*

“È stato ricoverato d’urgenza e da allora non ci ha più visto, non ha sentito le nostre voci, non ha più sentito la nostra forza. E quando è morto me lo hanno detto con una chiamata, al cellulare, neanche ti possono guardare negli occhi. Ho richiamato il dottore una, due, dieci volte perché volevo sapere cosa ha detto, cosa aveva fatto prima di morire. Come sono stati gli ultimi momenti? Quali sono state le sue ultime parole? Mi hanno detto che voleva andare a casa, che voleva noi, voleva solo noi, cercava sempre noi”.

Questa testimonianza è solo una delle tante che in queste settimane si possono trovare in rete e sui giornali e molte altre ne compariranno prossimamente. A tutt’oggi ci sono circa 10.000 decessi in Italia e 30.000 nel mondo: calcolando che in molti Stati l’epidemia è solo a livello iniziale e che in alcune continenti sono di queste ultimissime ore le segnalazioni dei primi decessi, quante famiglie nel giro di pochi mesi saranno in lutto? Continua a leggere

La psicoterapia nel tempo della crisi: alla ricerca di prospettive d’intervento

di Roberto Cerabolini*

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Viviamo in un tempo di rapidi mutamenti del contesto socioculturale, che si ripercuotono sensibilmente nel modo in cui le persone si relazionano e nelle rappresentazioni che sviluppano. Possiamo comunicare con molteplici canali e mantenere contatti permanenti con un gran numero di persone, anche lontane; ma ciò non sembra generare una effettiva maggior capacità comunicativa. Da un lato riceviamo una quantità di stimoli che ci portano a conoscere fenomeni di cui non facciamo esperienza diretta, dall’altra, contemporaneamente, corriamo il rischio di veder ristretti ai minimi termini gli spazi e i tempi per riflettere su ciò che siamo e sulle esperienze che realizziamo. Continua a leggere