“I miei bambini hanno i superpoteri. Storia della nostra dislessia”

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di Francesca Susani*

Ho letto molto volentieri nei giorni scorsi questo libro di Carlotta Jesi, che conosco come fondatrice di Radiomamma e che ho avuto il piacere di incontrare più volte in passato.

L’autrice ci accompagna in una personale scoperta della dislessia dei suoi figli, portandoci a conoscere questa “condizione” (come la trovo definita cercandola su Wikipedia) che non è semplicemente “un disturbo dell’apprendimento”, una difficoltà a scrivere, o leggere,  ma un modo di essere, un modo diverso di vedere e capire le cose, un modo creativo per affrontarle.

La dislessia è un problema solo se pensi che i figli nascano perfetti…” la tranquillizza la sorella.

Ed è una prima conquista anche solo riconoscerla, poter finalmente dare un nome alle difficoltà dei suoi figli, una colpa a qualcosa.

Ed è anche l’inizio di una faticosa avventura, a partire dalla scelta di non facilitare il bambino nella vita a scuola, perché se lasciargli usare il pc, la calcolatrice, il glossario può sembrare una soluzione logica, la scelta qui è di aiutarlo stimolandolo a trovare da solo il suo modo di affrontare lo studio: “fare un passo indietro, lasciarsi stupire da lui, colorare i dati importanti”. La scelta ogni giorno che arriva la telefonata da scuola che segnala un disagio: sopportabile o no? Lo andiamo a prendere o gli chiediamo uno sforzo in più? E il rapporto con gli altri genitori che non capiscono, il giudizio, le maestre poco pazienti, ma anche l’aiuto di bravi professionisti, di famiglie che conoscono la “condizione” e sanno cosa significhi conviverci.

La scelta di non cambiare scuola, di non “cambiare il fuori” ma di “rafforzare te”. Le piccole vittorie, le scoperte che danno la forza di andare avanti, come il corso di Capoeira in cui ci si muove “ognuno come gli viene”.

“L’ombra sprigionerà una scintilla” è la profezia di Aragorn nel Signore degli Anelli che aiuta a tracciare un sentiero, una nuova strada, nuovi obiettivi e modelli.

Carlotta ci racconta come la persona dislessica ragioni per immagini, immagini che crescono mano a mano che crescono i concetti da aggiungere a quello principale. Un ragionamento, un modo di osservare le cose, che permette anche di arrivare a risolvere problemi prima degli altri, con sequenze diverse, o di riuscire a volte a prevedere quello che succederà nello spazio attorno a se perché lo si osserva in maniera diversa e più attenta. Quasi un sesto senso.

Sono i super poteri dei suoi figli di cui ci racconta Carlotta, perché la dislessia significa anche immaginazione, intuito, creatività, perché un errore può essere trasformato in virtù, e la “DIS diventare plus”.

Un libro da leggere tutto di un fiato, per immergersi con l’autrice e la sua famiglia in questo percorso e lasciarsi anche un po’ trasportare in questa magia.

Carlotta Jesi, I miei bambini hanno i superpoteri. Storia della nostra dislessia, Sperling & Kupfer, Milano, 2017

*Istituto per la Ricerca Sociale e caporedattrice “Prospettive Sociali e Sanitarie”
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Informazioni su Francesca Susani

Laureata in Scienze Politiche, collabora con l'IRS dal 1996, occupandosi della rivista Prospettive Sociali e Sanitarie, di cui è caporedattore. Come responsabile della rivista segue anche tutto ciò che la concerne, quindi la collana "i Quid", il sito, la versione digitale della rivista, il blog "Scambi di Prospettive". Fino al 2016 ha collaborato, inoltre, per gli aspetti più organizzativi, al Progetto Welforum, Rete per le politiche sociali delle Regioni, delle Province autonome e dei grandi Comuni. Dal 2017 è responsabile del coordinamento redazionale di Welforum.it - Osservatorio Nazionale delle Politiche Sociali, nuovo progetto nato dal precedente Welforum.

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