Mal d’Africa

1Ho ricevuto un messaggio da Pierluigi qualche giorno fa, il manager-medico di cui ho raccontato in un post dello scorso 2 maggio.
Voleva segnalarmi una lettera, apparsa sul sito di Vispe, di una sua “collega” che sta terminando un periodo come medico in Burundi.

Dopo un inizio un po’ generico… nel quale vengono descritti brevemente alcuni punti relativi all’esperienza del medico, il racconto prende un taglio diverso, e l’autrice ci trasporta, attraverso delle fotografie immaginarie, in alcuni dei momenti più particolari delle sue giornate.

E così percorriamo un viaggio lungo le giornate di questa volontaria nel cuore dell’Africa: vediamo file di bambini che vengono pesati, appesi ad una bilancia con delle bretelle; vediamo la madre che si lecca le mani per poi pulire il viso del figlio, vediamo la malaria che colpisce i giovani, ascoltiamo i racconti coraggiosi dell’adolescente rimasta orfana quella stessa mattina; vediamo la fierezza di persone povere, piccole case senza acqua corrente ne luce elettrica…
Vediamo le stelle, i banani, gli eucalipti e le buganvillea… Mentre ascoltiamo la volontaria cercare di raccontare a una sua amica locale cosa sono la pizza, l’ascensore, lo stress…

E io vedo tutto questo mentre sorseggio il caffè, e poi alzo lo sguardo dal video e sono nella mia bella cucina di Milano.
E quasi il mal d’Africa viene anche a me, che in Africa non ci sono mai stata….

Vi invito quindi ad andare a leggera questa bellissima lettera: “Saluti dal Burundi“, di Simona Raspelli.

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